Raccolta differenziata a Santa Maria Capua Vetere: Verso una città più pulita

Posted by on Gen 17, 2019 in Blog

L’amministrazione comunale ha previsto molte iniziative volte a sensibilizzare e informare i cittadini sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e, al contempo, incrementare la raccolta differenziata. Di seguito sono riportate alcune informazioni relative alla raccolta differenziata nel nostro comune negli anni 2015, 2016 e 2017. 2015. È ormai in funzione già da tempo il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani “Porta a Porta” in tutto il comune di Santa Maria Capua Vetere, come stabilito dall’ ordinanza n.215 del 29/10/2010. La percentuale della raccolta differenziata è pari a 54,78 % secondo Mysir, ben il 7,12% in più rispetto agli anni precedenti, mentre il costo di gestione del servizio è di 030.021,38 Euro, come riportato sul sito del Dipartimento delle Finanze. 2016. La percentuale della raccolta differenziata subisce un lieve decremento del 4,56%, raggiungendo il 50,22 %, mentre il costo di gestione del servizio aumenta a 8.150.902,85 Euro. Nell’ottobre 2016 sono state avviate le procedure per la gara di appalto per il servizio di gestione e raccolta dei rifiuti, servizio precedentemente affidato, in via straordinaria, alla società “DHI s.p.a Di Nardi Holding Industriale”, in virtù di un’ordinanza sindacale del 2014 che stabiliva che la ditta in questione effettuasse il servizio fino all’entrata in vigore degli ATO (Ambito Territoriale Ottimale). Dall’emissione di quella ordinanza ad oggi, gli ATO non sono mai stati costituiti ed insediati con la conseguenza di vanificare il dettato normativo che prevedeva la gestione in forma associata dell’intero ciclo dei rifiuti. 2017. La percentuale della raccolta differenziata decresce ulteriormente del 6,34%, toccando il 43,88 %, mentre il costo complessivo di gestione è pari a 8.150.747,33 Euro, come stabilito dal piano economico finanziario (PEF), approvato dal Comune con delibera n.2 del 28 Marzo 2017. 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  Con ordinanza sindacale n.214 del 28 novembre 2016, a partire dal 1 gennaio 2017, sono state apportate delle modifiche al sistema di raccolta differenziata “Porta a Porta” dei rifiuti: Domenica dalle ore 20 alle ore 04 del lunedì mattina – Umido – Plastica – Metalli Lunedì dalle ore 20 alle ore 04 del martedì mattina – Secco indifferenziato Martedì dalle ore 20 alle ore 04 del mercoledì mattina –  Umido – Carta e Cartone Mercoledì dalle ore 20 alle ore 04 del giovedì mattina –  Vetro – Plastica e Metalli Giovedì dalle ore 20 alle ore 04 del venerdì mattina – Secco indifferenziato Venerdì dalle ore 20 alle ore 04 del sabato mattina – Umido L’amministrazione comunale ricorda che è fatto tassativo divieto per tutte le utenze esporre sacchetti, secchielli e carrellati il giorno del sabato.  Calendario dei rifiuti (in vigore dal 1° gennaio 2017) Ricorda altresì che i rifiuti ingombranti possono essere ritirati gratuitamente a domicilio (numero verde 800.170.905), così come i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (numero verde 800.132.960); le pile e i farmaci vanno gettati negli appositi contenitori che si trovano presso...

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San Salvatore Telesino: realtà sconosciute e le convinzioni per un futuro migliore

Posted by on Dic 18, 2018 in Blog

San Salvatore Telesino: realtà sconosciute e le convinzioni per un futuro migliore

Fare i conti con il riciclaggio Quello dei rifiuti è un discorso da sempre contraddistinto da dubbi e interrogativi che, col passare degli anni, hanno minato ancora di più le poche certezze relative a questo tema. Come fa notare Legambiente, solo il 30% dei rifiuti viene raccolto ed avviato al riciclo, nonostante i notevoli passi avanti fatti dall’Italia negli ultimi anni. Sulla nostra penisola, la strada principale per lo smaltimento dei rifiuti è rappresentata dalle discariche, un mondo però ancora caratterizzato da molte attività illecite che spezzano i sogni di un futuro fondato sulla prevenzione e soprattutto sul riciclaggio, alimentando le fonti di inquinamento per il pianeta e soprattutto per l’uomo. L’impatto di discariche ed inceneritori sull’uomo. Fonte: Wired Italia Dalle difficoltà della Campania alle speranze di ripresa “La Campania non può ridursi a teatro di questa commedia politica. No agli inceneritori, si realizzino per ogni provincia del centro sud nuovi impianti per trattare l’organico differenziato raccolto da sempre più comuni ricicloni”. A pronunciare queste parole, in coro, sono Stefano Ciafani e Maria Teresa Imparato, rispettivamente Presidente nazionale di Legambiente e Presidente di Legambiente Campania. Quella della nostra regione resta una delle situazioni più delicate dell’intera penisola italiana: uno dei quadri maggiormente deturpati da un errato approccio al riciclaggio e dal tentativo esasperato di trasformare ogni aspetto della vita umana in business e lucro che vanno addirittura contro la sua salute. Dal generale al particolare: San Salvatore Telesino Nel quadro regionale così bersaglio di critiche e sguardi orientati alla ricerca del lato occulto però ci sono anche alcune zone, soprattutto tra le realtà più piccole, che anno dopo anno collezionano numeri positivi ed in crescendo per il bene delle proprie comunità. Una di queste isole felici è San Salvatore Telesino, piccolo paesino in provincia di Benevento ed ormai costantemente tra i comuni ricicloni della Campania.  Il Parco del Grassano, una delle località più visitate della Campania e simbolo della tutela ambientale San Salvatore Telesino nasce nel cuore del Sannio ed è custode di uno dei paradisi ambientali più belli ed affascinanti della regione, il Parco del Grassano. E’ questo uno dei simboli della vicinanza all’ambiente della piccola comunità di circa quattromila abitanti che, dal maggio del 2010, ha scelto di riorganizzare i piani del proprio comune per mettere la raccolta differenziata al servizio della comunità. Con una delibera della G.C/le del 6 maggio 2010, il comune di San Salvatore Telesino decide infatti di predisporre un piano comunale per l’organizzazione del servizio di raccolta differenziata, poi approvato successivamente nell’agosto dello stesso anno. Si tratta di un provvedimento che, nel giro di un anno, dirà addio all’amministrazione diretta della raccolta e che predisporrà il passaggio della stessa ad una agenzia esterna, attraverso una gara d’appalto. Il centro cittadino telesino conclude infatti il 2010 con il 30% di RD e apre i propri confini ad un futuro ricco di risultati e soddisfazioni. Le due ere...

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La città di Avellino e i rifiuti. Un amore IN-FINITO (si spera)

Posted by on Giu 7, 2018 in Blog, Post

LA CITTA’ DI AVELLINO E I RIFIUTI Lo smaltimento dei rifiuti è da sempre una delle sfide e uno dei problemi più rilevanti per la nostra società. La scelta delle possibili soluzioni rappresenta tutt’oggi motivo di grande dibattito. In Italia, in Campania, ad Avellino, produciamo rifiuti. Nessuna legge, nessuna direttiva, nessuna azione di comunicazione da parte della pubblica amministrazione è stata in grado di educare ed elevare il senso civico della nostra comunità. A seguire la controversa storia sulle attività riguardanti il Comune di Avellino servendosi dell’utilizzo di due strumenti fondamentali: il TIKI-TOKI e la SCHEDA URP   La storia in breve L’11 febbraio 1994 viene comunicata l’emergenza rifiuti in Campania. Dopo diversi piani, numerose normative, nomine commissariali, realizzazioni di impianti (più quelli detti che quelli realizzati), agli inizi del 2008 parte ad Avellino la Raccolta Differenziata gestita dal Co.Sma.Ri AV1 come da legge regionale n.10/1993. L’anno successivo nasce ufficialmente IrpiniaAmbiente S.P.A (società ad intero capitale pubblico) come gestore unico dei rifiuti per la provincia di Avellino. Nel dicembre 2017, il Comune di Avellino ricontrattualizza con IrpiniaAmbiente S.P.A la gestione della raccolta differenziata con il sistema porta a porta. Il costo del contratto annuale sottoscritto è pari a euro 10.333.387,82 oltre IVA. In tale ammontare non rientrano i costi relativi allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Nel Piano tariffario del bilancio 2016, tali costi ammontano ad euro 2.858.412.14, circa il 27% di incremento sull’ammontare stabilito nel contratto iniziale. Criticità del sistema gestione rifiuti  Il caos legislativo determinato da leggi, norme ed ordinanze moltiplicatesi negli anni, hanno messo a dura prova l’azione amministrativa da una parte e l’adesione dei cittadini dall’altra, producendo ad oggi risultati che rimangono ancora parziali. Di seguito il grafico delle %RD raggiunte dall’attivazione del servizio: [datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/linechart-datalet/linechart-datalet.html” v=”2″]JTNDbGluZWNoYXJ0LWRhdGFsZXQlMjBkYXRhbGV0LWlkJTNEJTIyMTM1NiUyMiUyMGRpc2FibGVfbXlfc3BhY2UlM0QlMjIlMjIlMjBkYXRhLXVybCUzRCUyMmh0dHAlM0ElMkYlMkZkZGFjLXNwb2Qucm91dGV0b3BhLmV1JTJGY29jcmVhdGlvbiUyRmFqYXglMkZnZXQtYXJyYXktb2Ytb2JqZWN0LXNoZWV0LWRhdGElMkYlM0ZzaGVldE5hbWUlM0RkYXRhc2V0X3Jvb21fMTc5X1JWeTk4JTIyJTIwc2VsZWN0ZWRmaWVsZHMlM0QlMjIlNUIlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQlhBeGlzJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCQW5ubyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCaW5kZXglMjZxdW90JTNCJTNBMiU3RCUyQyU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCTnVtZXJpY1lBeGlzJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI1UkQlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTElN0QlMkNudWxsJTVEJTIyJTIwZmlsdGVycyUzRCUyMiU1QiU1RCUyMiUyMGFnZ3JlZ2F0b3JzJTNEJTIyJTVCJTVEJTIyJTIwb3JkZXJzJTNEJTIyJTVCJTVEJTIyJTIweC1heGlzLWxhYmVsJTNEJTIyQW5ubyUyMCUyMiUyMHktYXhpcy1sYWJlbCUzRCUyMiUyNVJEJTIyJTIwc3VmZml4JTNEJTIyJTIyJTIwbGVnZW5kJTNEJTIydG9wUmlnaHQlMjIlMjBkYXRhLWxhYmVscyUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBzdGFjayUzRCUyMmZhbHNlJTIyJTIwdGhlbWUlM0QlMjJ0aGVtZUJhc2UlMjIlMjBkYXRhbGV0dGl0bGUlM0QlMjIlMjVSRCUyMEF2ZWxsaW5vJTIwJTIyJTIwZGVzY3JpcHRpb24lM0QlMjIlMjIlM0UlM0MlMkZsaW5lY2hhcnQtZGF0YWxldCUzRQ==[/datalet]   Il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 in materia di trasparenza e la normativa FOIA (Freedom of Information Act) introdotta con decreto legislativo n. 97 del 2016, disciplinano la libertà di accesso di chiunque ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni. Il Comune di Avellino ad oggi in materia di rifiuti è omissivo. I dati successivamente riportati sono stati acquisiti dalla navigazione in rete e spulciati dai bilanci previsionali e consuntivi del comune di Avellino, delibere di approvazione delle tariffe tari con relativo piano finanziario e contratto di gestione tra Comune e Società Provinciale (IrpiniaAmbiente). Tra i dati di comparazione dei costi di gestione tra la raccolta indifferenziata e quella differenziata, si evidenzia lo spropositato incremento dei costi proporzionalmente all’aumentare della raccolta differenziata. [datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/columnchart-datalet/columnchart-datalet.html” v=”2″]JTNDY29sdW1uY2hhcnQtZGF0YWxldCUyMGRhdGFsZXQtaWQlM0QlMjIxMzY0JTIyJTIwZmllbGRzJTNEJTIyJTVCJTVEJTIyJTIwZGF0YS11cmwlM0QlMjJodHRwJTNBJTJGJTJGZGRhYy1zcG9kLnJvdXRldG9wYS5ldSUyRmNvY3JlYXRpb24lMkZhamF4JTJGZ2V0LWFycmF5LW9mLW9iamVjdC1zaGVldC1kYXRhJTJGJTNGc2hlZXROYW1lJTNEZGF0YXNldF9yb29tXzE4M190dWZqZyUyMiUyMHNlbGVjdGVkZmllbGRzJTNEJTIyJTVCJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JYQXhpcyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkFubm8lMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTElN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQk51bWVyaWNZQXhpcyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQlJhY2NvbHRhJTIwRGlmZmVyZW56aWF0YSUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCaW5kZXglMjZxdW90JTNCJTNBMiU3RCUyQyU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCTnVtZXJpY1lBeGlzJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCUmFjY29sdGElMjBJbmRpZmZlcmVuemlhdGElMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTMlN0QlMkNudWxsJTJDbnVsbCU1RCUyMiUyMGZpbHRlcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjBhZ2dyZWdhdG9ycyUzRCUyMiU1QiU1RCUyMiUyMG9yZGVycyUzRCUyMiU1QiU1RCUyMiUyMHgtYXhpcy1sYWJlbCUzRCUyMkFubm8lMjAlMjIlMjB5LWF4aXMtbGFiZWwlM0QlMjJLZyUyMiUyMHN1ZmZpeCUzRCUyMiUyMiUyMGxlZ2VuZCUzRCUyMmJvdHRvbSUyMiUyMGRhdGEtbGFiZWxzJTNEJTIydHJ1ZSUyMiUyMHN0YWNrJTNEJTIyZmFsc2UlMjIlMjB0aGVtZSUzRCUyMnRoZW1lQmFzZSUyMiUyMGRhdGFsZXR0aXRsZSUzRCUyMlF1YW50aXQlQzMlQTAlMjBkaWZmZXJlbnppYXRhJTJGaW5kaWZmZXJlbnppYXRhJTIyJTIwZGVzY3JpcHRpb24lM0QlMjIlMjIlM0UlM0MlMkZjb2x1bW5jaGFydC1kYXRhbGV0JTNF[/datalet] [datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/columnchart-datalet/columnchart-datalet.html” v=”2″]JTNDY29sdW1uY2hhcnQtZGF0YWxldCUyMGRhdGFsZXQtaWQlM0QlMjIxMzY1JTIyJTIwZmllbGRzJTNEJTIyJTVCJTVEJTIyJTIwZGF0YS11cmwlM0QlMjJodHRwJTNBJTJGJTJGZGRhYy1zcG9kLnJvdXRldG9wYS5ldSUyRmNvY3JlYXRpb24lMkZhamF4JTJGZ2V0LWFycmF5LW9mLW9iamVjdC1zaGVldC1kYXRhJTJGJTNGc2hlZXROYW1lJTNEZGF0YXNldF9yb29tXzE4M190dWZqZyUyMiUyMHNlbGVjdGVkZmllbGRzJTNEJTIyJTVCJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JYQXhpcyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkFubm8lMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTElN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQk51bWVyaWNZQXhpcyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkNvc3RvJTIwRGlmZmVyZW56aWF0YSUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCaW5kZXglMjZxdW90JTNCJTNBMiU3RCUyQyU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCTnVtZXJpY1lBeGlzJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCQ29zdG8lMjBJbmRpZmZlcmVuemlhdGElMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTMlN0QlMkNudWxsJTJDbnVsbCU1RCUyMiUyMGZpbHRlcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjBhZ2dyZWdhdG9ycyUzRCUyMiU1QiU1RCUyMiUyMG9yZGVycyUzRCUyMiU1QiU1RCUyMiUyMHgtYXhpcy1sYWJlbCUzRCUyMkFubm8lMjAlMjIlMjB5LWF4aXMtbGFiZWwlM0QlMjIlRTIlODIlQUMlMjIlMjBzdWZmaXglM0QlMjIlMjIlMjBsZWdlbmQlM0QlMjJib3R0b20lMjIlMjBkYXRhLWxhYmVscyUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBzdGFjayUzRCUyMmZhbHNlJTIyJTIwdGhlbWUlM0QlMjJ0aGVtZUJhc2UlMjIlMjBkYXRhbGV0dGl0bGUlM0QlMjJDb3N0byUyMGRpZmZlcmVuemlhdGElMkZpbmRpZmZlcmVuemlhdGElMjIlMjBkZXNjcmlwdGlvbiUzRCUyMiUyMiUzRSUzQyUyRmNvbHVtbmNoYXJ0LWRhdGFsZXQlM0U=[/datalet]   Ne deriva una differenza sostanziale nella gestione economica comparata tra 1kg di rifiuto differenziato ed 1 kg di rifiuto indifferenziato. [datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/columnchart-datalet/columnchart-datalet.html” v=”2″]JTNDY29sdW1uY2hhcnQtZGF0YWxldCUyMGRhdGFsZXQtaWQlM0QlMjIxMzY2JTIyJTIwZmllbGRzJTNEJTIyJTVCJTVEJTIyJTIwZGF0YS11cmwlM0QlMjJodHRwJTNBJTJGJTJGZGRhYy1zcG9kLnJvdXRldG9wYS5ldSUyRmNvY3JlYXRpb24lMkZhamF4JTJGZ2V0LWFycmF5LW9mLW9iamVjdC1zaGVldC1kYXRhJTJGJTNGc2hlZXROYW1lJTNEZGF0YXNldF9yb29tXzE4M190dWZqZyUyMiUyMHNlbGVjdGVkZmllbGRzJTNEJTIyJTVCJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JYQXhpcyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkFubm8lMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTElN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQk51bWVyaWNZQXhpcyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkNvc3RvJTIwYWwlMjBrZyUyMGRpZmZlcmVuemlhdG8lMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTIlN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQk51bWVyaWNZQXhpcyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkNvc3RvJTIwYWwlMjBrZyUyMGluZGlmZmVyZW56aWF0byUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCaW5kZXglMjZxdW90JTNCJTNBMyU3RCUyQ251bGwlNUQlMjIlMjBmaWx0ZXJzJTNEJTIyJTVCJTVEJTIyJTIwYWdncmVnYXRvcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjBvcmRlcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjB4LWF4aXMtbGFiZWwlM0QlMjJBbm5vJTIyJTIweS1heGlzLWxhYmVsJTNEJTIyJUUyJTgyJUFDJTIyJTIwc3VmZml4JTNEJTIyJTIyJTIwbGVnZW5kJTNEJTIyYm90dG9tJTIyJTIwZGF0YS1sYWJlbHMlM0QlMjJ0cnVlJTIyJTIwc3RhY2slM0QlMjJmYWxzZSUyMiUyMHRoZW1lJTNEJTIydGhlbWVCYXNlJTIyJTIwZGF0YWxldHRpdGxlJTNEJTIyQ29zdG8lMjBhbCUyMEtnJTIwRGlmZmVyZW56aWF0YSUyRkluZGlmZmVyZW56aWF0YSUyMiUyMGRlc2NyaXB0aW9uJTNEJTIyJTIyJTNFJTNDJTJGY29sdW1uY2hhcnQtZGF0YWxldCUzRQ==[/datalet]   L’opposizione delle comunità con il Not In My My Backyard (NIMBY), alla realizzazione dell’impiantistica necessaria allo smaltimento e al recupero dei rifiuti, produce la non chiusura dell’intero ciclo con l’incremento smisurato dei costi.   Secondo i dati estrapolati dal Catasto Rifiuti dell’ISPRA  per gli anni...

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OpenDataDay in Campania: dall’Università di Salerno a Caserta

Posted by on Mar 9, 2015 in Blog, Events, Post

OpenDataDay in Campania: dall’Università di Salerno a Caserta

Anche quest’anno abbiamo parlato di Data Journalism. D’intesa con l’Ordine dei Giornalisti della Campania abbiamo organizzato due giornate di formazione gratuita per i giornalisti: la prima il 20 febbraio all’Università di Salerno, la seconda il 5 marzo a Caserta. 20 febbraio ODDUNISA15 Data Journalism civico: come nasce un’inchiesta Come è nata l’inchiesta confiscatibene di Dataninja è stata raccontata da Gianluca De Martino Rosy Battaglia ha raccontato come è nata l’inchiesta “L’Italia è un Paese da bonificare” e  le attività di Cittadini Reattivi Open Data Day: a lezione di data journalism civico con Cittadini Reattivi #ODDUnisa15 from Rosy Battaglia il giurista Rino Sica ha trattato della qualità dei dati, dell’importanza di dare nuove  regole per l’accesso – come giustamente richiede il movimento FOIA4Italy – dell’importanza della fondatezza dei dati pubblici, ma anche dei rischi di overload informativo per effetto di sovrabbondanza di dati inutili che non rispondono alle reali esigenze dei giornalisti, dei cittadini e delle imprese. Vittorio Scarano ha descritto gli obiettivi e le fasi del progetto europeo ROUTE-TO-PA che coordina per l’Università di Salerno che è capofila di ben 11 partner tra istituzioni e enti di ricerca. I giornalisti di Zerottantanove hanno fatto interviste ad alcuni partecipanti Mario Spacagna si è divertito a creare lo storify #ODDUNISA15 Qui invece il #tweetbook di #ODDUnisa15 scaricabile in pfd epub e kindle! http://t.co/TP12VrNLZt @DaVelSign @rosybattaglia @glucademartino — Mario Spacagna (@MSpacagna) February 20, 2015 Dataviz dei tweet #ODDUNISA15 minuto per minuto è a cura di Pierluigi Vitali e Stefano Perna  Tutti i tweet di #ODDUnisa15 con @rosybattaglia @DaVelSign @glucademartino @killermedia @DdACit e @Cittadinireatti http://t.co/XBaetqUA9Y — datafactory (@datafactorylab) February 24, 2015 ODDCE15 – Caserta il 5 marzo – Data Journalism: comunicatori pubblici e giornalisti per l’informazione ambientale con Marina Perotta di blogeko, Riccardo Stravino e Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania abbiamo pensato che proprio a Caserta dovevamo  parlare di comunicazione pubblica e informazione ambientale. Qui non basta l’informazione che racconta gli effetti della tragedia della Terra dei fuochi. Qui l’informazione ambientale deve diventare routines amministrativa perché la cultura della trasparenza e dell’accountability è la migliore prevenzione al malaffare e può essere fattore di sviluppo economico. Lo scorso anno ad #ODDUNISA14 con Legambiente Campania abbiamo raccolto domande d’informazioni ambientale di pubblica utilità che a nostro parere devono provenire da dataset pubblici aperti. Le abbiamo suggerite all’Agenzia per l’Italia Digitale, partecipando alla consultazione pubblica sulle tipologie di dati da rendere disponibili secondo i principi dell’Open Data. Quali sono i costi pro-capite dei rifiuti urbani? Quanti rifiuti differenziati sono prodotti, distinti per tipologie prodotto da ogni Comune? Quanti rifiuti differenziati e  rifiuti “materia prima seconda” (MPS) per Comune? Quali dati georeferenziati delle  discariche (chiuse e aperte), delle isole ecologiche, dei centri RAE, delle imprese che utilizzano rifiuti differenziati? L’Agid ha accettato questi nostri suggerimenti e questi dati, forse, dal prossimo anno saranno rilasciati da ogni Comune in formato open data. Già da quest’anno l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca...

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