Controllare i #Rifiuti in Campania? con il #FOIA può farlo chiunque
Anche quest’anno abbiamo controllato la gestione dei rifiuti in Campania. Abbiamo monitorato 37 Comuni (anche uno della Calabria, Amantea, e la città di Potenza) attraverso 43 richieste di accesso civico #FOIA presentate.
è dal 2013 che con questo progetto didattico porto avanti con gli/le studenti questa esperienza di partecipazione civica e di comunicazione pubblica. Da quest’anno abbiamo un’arma in più il FOIA (Freedom of Information Act – Dlgs n. 97 del 2016), la norma che consente a tutti i cittadini di richiedere dati e documenti alle PA.
Il nostro Rapporto “Chi ha dato, ha dato!”
Solo 15 Comuni hanno risposto alle nostre richieste. Solo 1 Comune, Nocera Superiore, ha pubblicato la richiesta ricevuta nel registro per l’accesso civico, rispettando lo spirito della legge che intende far diventare l’informazione richiesta e rilasciata dal Comune un bene della comunità. Anche i Comuni virtuosi nel fare la raccolta differenziata comunicano poco e male con i cittadini. Così come le aziende che gestiscono i servizi pubblici di raccolta dei rifiuti urbani non comunicano i risultati del loro fare impresa per il bene pubblico.
Abbiamo esercitato il nostro diritto di accesso civico chiedendo ai Comuni dati di tipo economico finanziario, ad esempio gli incassi della TARI, della vendita dei rifiuti urbani, e dati sulle quantità dei rifiuti urbani raccolti e sulle destinazioni di smaltimento e di vendita.
Abbiamo richiesto molti dati, informazioni e documenti. Tutto quello che un comunicatore pubblico dovrebbe gestire quotidianamente per rendere la PA aperta e consentire ai cittadini di poter controllare il suo operato e partecipare attivamente per migliorare la gestione dei servizi pubblici.
I dati sui rifiuti sono dei Comuni ma si trovano in tante altre fonti istituzionali come il Catasto dei Rifiuti, gestito dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e, molto spesso, sono pubblicati gratuitamente sulla piattaforma MySir, sviluppata dall’azienda Microambiente, che mette a disposizione i dati che gestisce per conto di molti Comuni.
Nonostante le mancate risposte al FOIA, abbiamo 21 dataset in formato aperto con 34.748 sulla piattaforma SPOD del progetto Horizont 2020 ROUTE-TO-PA, coordinato dal gruppo di ricerca ISISLAB dell’Università di Salerno.
Ora i dati sui rifiuti urbani sono stati organizzati secondo i bisogni informativi di un qualsiasi cittadino e cittadina che paga la TARI, tassa sui rifiuti.
Dati aperti e riusabili dai giornalisti che vogliono fare inchieste e dalle imprese capaci di trasformare i rifiuti seguendo le logiche dell’economia circolare.Ora questi dati sui rifiuti urbani possiamo darli noi ai Comuni. Anche ai Comuni che non hanno risposto e a quelli che hanno rilasciato i loro dati “chiusi” nei documenti amministrativi.
Gli studenti monitoranti hanno utilizzato i dati sui rifiuti urbani trovati per realizzare gli strumenti di comunicazione pubblica che ho modellizzato per il laboratorio Diritto di Accesso Civico: infografiche, timeline, schede URP, strumenti per il data storytelling per la comunicazione pubblica.
Nei prossimi giorni pubblicheremo le loro le storie di dati non dati, di dati trovati e di FOIA. Storie di trasparenza amministrativa negata. Di accoutability realizzata e comunicata dagli stessi cittadini monitoranti che vogliono diventare comunicatori pubblici.
Per fare davvero la PA Aperta.