CAMEROTA: LA PERLA DEL CILENTO, MA NON DELLA RACCOLTA - Diritto di Accesso Civico

CAMEROTA: LA PERLA DEL CILENTO, MA NON DELLA RACCOLTA

Posted by on Mar 2, 2020 in Blog

Il comune di Camerota, situato nel Cilento meridionale, è composto da quattro frazioni: Camerota, Licusati, Lentiscosa e Marina di Camerota. Esso vanta numerosi riconoscimenti a livello nazionale, quali “Perla del Cilento”, “La spiaggia più bella d’Italia”, titoli accreditati ai paesaggi suggestivi di Marina di Camerota.
Peccato che i meriti attribuiti al Comune riguardino soltanto le bellezze territoriali naturali e non la gestione; specie se si fa riferimento al servizio di raccolta rifiuti.
In merito alla questione dei rifiuti è stata svolta un’indagine volta a comprendere come funziona il servizio di raccolta all’interno del comune.
SPOILER ALERT: Il comune non ha mai raggiunto gli obiettivi fissati all’interno del decreto legislativo del 3 aprile 2006, n.152. Il decreto infatti, prevedeva delle percentuali minime da rispettare: il 35% entro il 2006, il 45% entro il 2008 e il 65% entro il 2012. Ma procediamo con ordine. Quando è iniziato il servizio di raccolta differenziata nel Comune di Camerota?

QUANDO TUTTO EBBE INIZIO
In contrasto ai giganti cassonetti verdi che ricordavano tanti Hulk riverniciati posti lungo (quasi) ogni quartiere del Comune, Camerota deve adeguarsi alle normative ambientali predisposte in sede europea e nazionale. Gli obiettivi di tali norme volte a favorire la tutela dell’ambiente ponevano alla loro base le nozioni di riciclaggio, riutilizzo e recupero (direttiva 2008/98/CE).

I contratti:
Il servizio di raccolta viene affidato alla società Yele S.p.a. mediante un contratto (di cui non si hanno tracce) stipulato il 10 novembre 2008 “e successiva rimodulazione contrattuale per la gestione del servizio di igiene urbana..” nell’anno 2010 (Piano finanziario). Tale rimodulazione non conteneva, però, delle grandi modifiche (cit. Segretario comunale).
L’unione tra l’ente comunale e la società Yele S.p.a., durata quasi 10 anni, è stata oggetto di numerose controversie nel corso del tempo. Il comune di Camerota ha infatti, più volte, dichiarato di non essere soddisfatto del servizio offertogli dalla Yele, puntualizzando diverse violazioni degli accordi diservizio, fino ad esprimere la volontà di recedere da ogni rapporto con la società (deliberazione consiliare 13 gennaio 2017).
A sua volta, la Yele S.p.a. ha espresso la volontà di non assicurare il servizio al comune a causa di un presunto debito per il servizio svolto negli anni precedenti. Cade l’amministrazione, ma il contratto no. Dunque, il Commissario prefettizio ha ritenuto opportuno (per mancanza di tempo e per non stravolgere la situazione) continuare il servizio con la Yele S.p.a.
Soltanto con l’ascesa dell’amministrazione attualmente in carica termina l’accordo con la società nel giugno 2017 (deliberazione di Giunta Comunale n. 59 del 27 giugno 2017). Sino alla stipulazione del nuovo contratto, l’ente comunale affida provvisoriamente la gestione del servizio alla ditta SARIM S.r.l.
Il 24 aprile 2018 il comune stipula il nuovo contratto di affidamento di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti con la ditta SARIM S.r.l. Il contratto ha una durata quinquennale il cui importo ammonta a 1.223.171,69 euro (iva esclusa) per i primi due anni e 1.199.549,83 euro (iva esclusa) per i successivi tre anni, inclusi 83.750,06 euro di costi relativi alla sicurezza.

MODALITA’ DI RACCOLTA
Attualmente, nel Comune di Camerota il servizio di raccolta prevede due circuiti di raccolta: uno per le utenze domestiche e un altro per le utenze commerciali. Il servizio viene svolto con modalità porta a porta dal lunedì al sabato seguendo l’apposito calendario. Soltanto per alcune tipologie di rifiuto non è previsto questo trattamento, infatti i RUP e l’olio vegetale esausto sono raccolti con modalità stradale e presso il centro di raccolta comunale, mentre i rifiuti ingombranti vengono raccolti direttamente presso le utenze domestiche e non ma solo su prenotazione.

Secondo il nuovo calendario, entrato in vigore il 1 aprile 2019, ogni tipologia di rifiuto deve essere inserita negli appositi contenitori (che il Comune “doveva” fornire ad ogni cittadino).

ANDAMENTO DI RACCOLTA
E’ già stato anticipato che le percentuali di raccolta differenziata non hanno mai soddisfatto gli obiettivi previsti dal decreto legislativo n.152 del 2006. Di seguito un grafico che evidenzia l’andamento delle percentuali di raccolta nel Comune di Camerota.

Dal grafico si evince che il servizio di raccolta ha avuto dei limiti nel corso degli anni, basti pensare al fatto che le percentuali degli ultimi quattro anni presi in considerazione non si discostano molto tra di loro. Sembra, invece, che negli ultimi due anni la raccolta abbia subito addirittura un calo.

COSA SI PRODUCE
In un comune come quello di Camerota, il cui numero della popolazione si triplica durante i mesi estivi, non deve essere certamente facile gestire il servizio di raccolta.
Sono state molte, infatti, le occasioni in cui la raccolta non veniva effettuata e le strade erano ricoperte di immondizia. I dati a disposizione mostrano infatti che il calo della raccolta avviene proprio in questi mesi. Quanto ai materiali raccolti nello specifico la situazione non è delle più rosee. L’unico riconoscimento attribuito al Comune risale infatti soltanto al 2014, quando Camerota ha ottenuto il premio Corepla per la miglior raccolta differenziata della plastica in tutto il sud Italia.

Quantità materiali raccolti nel 2015

Quantità materiali raccolti nel 2016

Quantità materiali raccolti nel 2017

Il grafico successivo rileva invece un dato molto più preoccupante che sembra essere destinato a verificarsi a lungo. Si nota infatti che la quantità dei rifiuti non differenziati è ancora troppo elevata. Soltanto durante l’anno 2016 la raccolta di materiali non differenziati stimava una percentuale di circa il 43% a dispetto del 55,89% di raccolta differenziata totale.

Per quanto sia possibile attribuire la responsabilità di tali risultati ai cittadini è altrettanto vero che per anni non è stata trovata una soluzione per ovviare al problema. Il Comune non ha mai fornito ai cittadini un vero e proprio corso di sensibilizzazione in materia, piuttosto si è preferito incentivare la raccolta
differenziata attraverso la disposizione di campane poste nei luoghi con una maggiore affluenza (che hanno avuto vita breve). Basti pensare che soltanto quest’anno è stato modificato il calendario di raccolta, che fino a qualche mese fa prevedeva che i rifiuti indifferenziati venissero raccolti tre volte alla settimana. Il nuovo calendario, invece, punta ad incentivare la raccolta differenziata dando la possibilità di gettare i rifiuti indifferenziati un solo giorno alla settimana.

TRASPORTO E SMALTIMENTO
Fino al 2017 il servizio di trasporto dei rifiuti è stato gestito dalla Yele S.p.a. che si avvaleva di mezzi propri e del Comune, ad eccezione del periodo estivo in cui si estendeva la collaborazione con Cooperative locali. Per quanto riguarda lo
smaltimento dei rifiuti indifferenziati, la Yele utilizzava le proprie strutture conferendo i rifiuti presso la discarica STIR di Battipaglia e i rifiuti differenziati presso l’impianto della NAPPI SUD di Battipaglia. Nel 2016 il costo di raccolta, trasporto, smaltimento e riciclo dei rifiuti ammontava a 1.141.871,48 euro.
Il costo così elevato è sicuramente giustificato dal numero di viaggi affrontati ogni anno per lo smaltimento dei rifiuti. Soltanto nel 2015 i rifiuti raccolti avevano 20 destinazioni diverse per un totale di 562 viaggi. Nel 2016, invece, sebbene siano diminuite (di poco) le destinazioni (18 in totale) il numero di viaggi è aumentato a 678.
Con il nuovo piano finanziario 2018-2020, il servizio di Igiene Urbana è affidato alla Sarim srl e prevede che “i costi di raccolta, trasporto e conferimento sono fissi e non suscettibili di alcuna modifica o incremento derivante dalla qualità di rifiuti prodotti e raccolti”. Dunque, il costo di tali servizi ammonta a 1.302.316,55 euro.

QUANTO COSTA IL SERVIZIO?
Di seguito i costi relativi all’anno 2016.

CAMEROTA: COMUNICAZIONE E TRASPARENZA
Questa ricerca ha avuto inizio con una richiesta d’accesso civico effettuata al Comune di Camerota il 10 ottobre 2018. Trascorsi circa 27 giorni dall’invio della richiesta non c’è stato alcun tipo di responso da parte del Comune. L’unico modo per ottenere dati ed informazioni sulla raccolta è stato presentarsi personalmente nella casa comunale e fare una richiesta ufficiosa e soprattutto verbale direttamente al Sindaco, che ha messo a disposizione i suoi collaboratori.
La richiesta prevedeva l’invio di alcuni documenti tra cui il piano di comunicazione che il Comune non aveva. Inoltre era previsto l’accesso a tali documenti attraverso l’invio elettronico che si è tramutato in pile di fogli di carta.
Per quanto il personale del Comune abbia mostrato interesse e disponibilità nel fornire informazioni e dati, il lavoro è stato arduo, in quanto molti documenti non erano reperibili (il contratto con la Yele ad esempio) oppure risultavano incompleti.
Anche sui siti web ufficiali e non la situazione è la medesima.
Uno dei pochi mezzi che il comune ha a disposizione per comunicare con il cittadino è il sito web ufficiale, il quale è stato per anni poco efficiente. Il sito mancava infatti delle informazioni principali riguardo la raccolta e le spese ad essa connesse. Gli unici dati accessibili riguardavano un solo articolo dell’amministrazione che comunicava gli obiettivi della raccolta, qualche delibera e il calendario di raccolta.

Con l’anno 2019 il sito ha subito un restyling in stile facebook (da notare i colori del social network), in cui compare addirittura la voce “amministrazione trasparente” fino ad allora inesistente. Il nuovo sito sembra essere strutturato alla perfezione, peccato che oltre al solito calendario, una volta cliccata la voce di riferimento si ci ritrova con una pagina simile alla seguente:

Speriamo, ovviamente, che si tratti di una fase di aggiornamento.
Ci sono, tuttavia, strumenti molto più adeguati, volti a migliorare la comunicazione tra amministrazione e cittadino e che garantiscono immediatezza, informazione e trasparenza come Tiki-Toki e la Scheda URP.

L’AVVISO DI PAGAMENTO
L’avviso di pagamento è forse l’unico mezzo che mette in comunicazione diretta l’amministrazione e il cittadino. Sebbene l’avviso sia costituito da due pagine, al suo interno mancano delle informazioni cruciali per il cittadino mettendo in risalto, invece, nozioni di secondaria utilità. Diamo uno sguardo dettagliato all’avviso di pagamento TARI del 2017:

L’avviso si apre con i riferimenti normativi a cui la tassa fa capo. Sebbene gli articoli siano solo citati e non riportati, il modo in cui sono esposti creano confusione in chi legge. Innanzitutto perché non si tratta di un’informazione principale, ma di norme che potrebbero essere poste a piè di pagina. In secondo luogo perché in queste righe si fa riferimento a diversi punti che andrebbero schematizzati per una migliore comprensione.
Ad esempio: “Dal 1/1/2014 è entrata in vigore la nuova tassa smaltimento rifiuti TARI
Con la delibera n.41 del 26/04/2017 si stabiliscono i costi, le rate e le
scadenze per la TARI 2017.”
Sarebbe bastato iniziare il testo scrivendo:
“Con questo avviso la invitiamo ad effettuare il versamento della TARI in base agli importi e le scadenze riportati negli schemi sottostanti”.

Se fosse stato suddiviso così il testo sarebbe risultato più leggero e comprensibile.
La seconda pagina, invece, risulta molto più chiara rispetto alla prima. Infatti in questa sezione vengono elencate in maniera chiara e schematizzata le informazioni dettagliate che riguardano:

  • Le modalità di versamento: tramite modello F24 e i luoghi in cui si può
    effettuare il pagamento.
  • Le modalità di calcolo del tributo, spiegando la parte fissa e variabile e
    differenziando le utenze domestiche da quelle non domestiche.
  • La dichiarazione TARI.
  • La superficie imponibile.
  • I contatti dell’ente, presenti i numeri di telefono, gli indirizzi elettronici, il luogo dello sportello informazioni e gli orari di apertura al pubblico.
  • Il dettaglio del tributo rappresenta l’unico punto di questa sezione che doveva essere inserito nella prima pagina dell’avviso, in quanto è rivolto direttamente al cittadino ed era più logico inserirlo nella sezione in cui si elencavano i costi e le rate.
    Tuttavia ci sono delle informazioni di primaria importanza per il cittadino che sono state completamente omesse dall’avviso:
  • Come vengono spesi i soldi della tassa.
  • La percentuale di RD.
  • L’informativa sul trattamento dei dati personali.
    Di seguito l’avviso attualmente in uso.

Sembra evidente che il Comune di Camerota risenta di alcuni limiti che riguardano la gestione, la comunicazione e la trasparenza. Tuttavia, ci auguriamo che prima o poi questi aspetti vengano affrontati e superati e che Camerota non sia riconosciuta soltanto come Perla del Cilento per i suoi paesaggi suggestivi ma che sia riconosciuta anche per altre questioni come quella, appunto, dei rifiuti!