Differenziarsi non è facile: San Nicola Manfredi ci prova - Diritto di Accesso Civico

Differenziarsi non è facile: San Nicola Manfredi ci prova

Posted by on Set 17, 2019 in Blog

Il contesto provinciale

“La prima cosa che farò da presidente della Provincia è convocare sia il presidente dell’ATO (ambiti territoriali ottimali) che quello della Samte per fare un’analisi approfondita del problema rifiuti.  Successivamente ci confronteremo con i sindaci. La problematica è seria e il mio obiettivo è quello di rendere la provincia sannita autonoma in merito al ciclo rifiuti”

(intervista a NTR24 del 4/11/18). Ad affermarlo è Antonio Di Maria,  neo eletto presidente della Provincia di Benevento a novembre 2018.

In questo stesso anno la Raccolta Differenziata della Provincia di Benevento è pari al RD 70,8% grazie anche a Comuni Rifiuti Free come Telese Terme.

L’ambita autonomia potrebbe avvenire attraverso la totale riconversione dello STIR (Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti) di Casalduni, opera a cui si è sempre opposto il Sindaco di Casalduni, Pasquale Iacovella, oggi presidente dell’ATO e neo soggetto deputato alla gestione futura del ciclo dei rifiuti.

L’impianto attualmente tratta circa 320 tonnellate di rifiuti al giorno, per lo più di provenienza partenopea destinati al termovalorizzatore di Acerra, in aggiunta è compatibile anche in materia di rifiuti organici.

Sono in corso di realizzazione un impianto di digestione anaerobica d una nuova fossa di biostabilizzazione. Quest’ultima ha creato non pochi problemi istituzionali tra Comune e la Samte, la società appaltatrice dei lavori e tra Comune e Provincia che ha appaltato i lavori, a causa di una presunta fuoriuscita di liquidi durante le prove di lavorazione; attualmente lo STIR è fermo a causa di un incendio sviluppatosi ad agosto 2018.

La chiusura definitiva dello STIR significherebbe mettere il Sannio in una perenne crisi dei rifiuti, considerato che non è in progettazione alcuna altra infrastruttura similare, con i Comuni che sarebbero costretti a trovare altri siti fuori Provincia e con sicuri aggravi sulla tariffa dei cittadini.

E’ in questo contesto che si colloca il Comune di San Nicola Manfredi: 3.569 abitanti e 268,32 Kg di rifiuti per abitante (dati 2018. Fonte Mysir)

San Nicola Manfredi e la promessa di un Consorzio

I cittadini del Comune di San Nicola Manfredi differenziano i rifiuti dal 1° ottobre 2007. 

Dopo una fase di raccolta differenziata su strada avviata nel 2006, l’amministrazione comunale affida con DM n°65 del 5 Luglio 2007, tramite un protocollo d’intesa, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del territorio comunale al Consorzio Bn1 ed avvia in fase sperimentale la raccolta sia del secco differenziabile che dell’umido con il metodo porta a porta. 

I mesi a seguire vedono l’amministrazione ed il Consorzio impegnati fianco a fianco in incontri sul territorio per istruire i cittadini al corretto conferimento dei rifiuti; le linee guida vengono rafforzate dall’ Ordinanza Sindacale n° 26/07 per il corretto conferimento del materiale di raccolta differenziata, il divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo. Nello stesso anno si avvia il compostaggio domestico per le aree rurali e nei primi mesi del 2008 la raccolta del rifiuto indifferenziato viene affidata alla ditta De Vizia Trasfer  (Delibera n°5/2008). 

L’approvazione del piano comunale per la raccolta differenziata (Delibera n.14 del 2008) e un RD che si dirige verso il 60% per il 2008 fanno prospettare un futuro green per il Comune. Ma il matrimonio con il Consorzio Bn1 non dura a lungo. 

Nel 2009 la raccolta di rifiuti è intermittente, diverse sono le segnalazioni che il Comune fa al Prefetto e al Presidente della Provincia di Benevento per il mancato ritiro dei rifiuti da parte del Consorzio Bn1 fino alla diffida. Non si segnalano incontri pubblici con i cittadini, il disservizio non viene gestito con campagne di comunicazione e il 2009 segna RD 51,47%, il valore peggiore fino ad oggi.

Un triennio positivo: 2011-2012-2013

Con contratto n. 321 di Rep. del 30/06/2010 il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti differenziati e indifferenziati viene affidato completamente alla ditta De Vizia Transfer spa per 4 anni con scadenza il 30/06/2014. La L.R. n. 5/2014 che vieta di indire nuove gare fino all’avvio degli ATO, ha fatto sì che in data odierna la ditta sia ancora assegnataria dell’incarico.

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Il servizio di Raccolta Differenziata riprende regolarmente e riprende anche la comunicazione e le campagne di sensibilizzazione per l’avvio della raccolta di olii esausti nel 2011.
Il triennio 2011-2013 sembra essere il periodo d’oro di questa breve cronistoria della raccolta differenziata del Comune di San Nicola Manfredi dettagliata nella timeline realizzata con Tiki-toki: l’RD raggiunge il suo massimo storico a 68,43%.

Abbandono dei rifiuti: alla ricerca delle cause

DIVIETO DI ABBANDONO ART. 192 DEL D.LGS 152/06

  1. L’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati.
  2. È altresì vietata l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee

Chi l’avrebbe detto che solo 3 anni dopo la percentuale di rifiuti differenziati sarebbe scesa di ben 10 punti percentuali? Dal 2014 al 2016 viene registrato un aumento di rifiuti raccolti e non sono rifiuti differenziati come dimostrano i grafici a torta relativi alla tipologia di rifiuti raccolti negli anni 2012-2015-2016.

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Ecco la mappa relativa ai luoghi in cui i rifiuti sono stati trasportati nel 2016.

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Figura 4 – geolocalizzazione dei centri smaltimento rifiuti anno 2016

Negli stessi anni viene emanata un’ordinanza sul Divieto di abbandono rifiuti e sanzioni (Ordinanza 02/2014) e avvengono i primi controlli sul territorio con relative sanzioni. L’aumento di rifiuti indifferenziati e i diversi interventi dell’ente in merito al problema dell’abbandono dei rifiuti, ci fanno ipotizzare un nesso causale tra questi due eventi. In risposta alla L.R n°20 del 9/12/2013 sulle “Misure straordinarie per la prevenzione e la lotta al fenomeno dell’abbandono e dei roghi di rifiuti” viene istituito un registro delle aree pubbliche e private interessate dall’abbandono e rogo rifiuti. I controlli effettuati non registrano aree interessate da roghi e abbandono di rifiuti dal 2014 ad oggi.

Un’intervista effettuata all’area tecnico-manutentiva, responsabile del censimento dei luoghi di abbandono dei rifiuti, ha confermato la presenza di rifiuti abbandonati all’interno del territorio comunale ma non in modalità di accumulo persistente in luoghi destinati.

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Per fornire un quadro completo può essere utile analizzare la morfologia del territorio comunale.

Il comune di San Nicola Manfredi ha un’estensione territoriale di 18,89 kmq che compongono il vasto territorio comunale fatto di 7 frazioni con centri densamente abitati. Il comune è confinante con Benevento, Ceppaloni, Chianche (AV), Montefusco (AV), Paduli, Petruro Irpino (AV), San Giorgio del Sannio, San Martino Sannita, Sant’Angelo a Cupolo, Torrioni (AV) e dal capoluogo di Provincia è spesso punto di passaggio per raggiungere i suddetti comuni.

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Figura 5 – Morfologia Comune S. Nicola Manfredi

Le periferie delle città, le strade provinciali e quelle statali diventano preda di cittadini irrispettosi dell’ambiente e con poco senso civico ogni qualvolta il servizio di raccolta rifiuti del proprio comune non rispetta i giorni del ritiro. 

Talvolta l’abbandono dei rifiuti è invece riconducibile a vere e proprie attività illecite a carattere imprenditoriale come dimostra l’ordinanza 005/2014.

Chi abbandona i rifiuti spesso sono piccole imprese che operano nel sommerso e che, quindi, poi non conferiscono nelle discariche o nei centri di stoccaggio o di recupero autorizzati.

A nulla serve la delibera n°77 del 2015 per l’attivazione di una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti nell’ambito del territorio di San Nicola Manfredi della quale non abbiamo ritrovato un piano di comunicazione.Nel 2016 la quantità di rifiuti differenziati è del 58,34%, il costo della TARI aumenta ma grazie ad un sistema di accertamenti e recupero crediti affidata alla Soget il contributo dei cittadini resta invariato. L’anno 2016 è fonte per l’elaborazione di una Scheda URP che tramite la trasparenza dei dati, avrebbe potuto sensibilizzare i cittadini ad un corretto conferimento dei rifiuti.

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Figura 6 – Andamento Raccolta Differenziata 2008-2017

Il rifiuto che sa chi sei

I cambi repentini sembrano essere una caratteristica delle vicende del comune in merito alla gestione dei rifiuti tant’è che nel 2017, dopo aver formato il personale addetto alla gestione dei rifiuti (N°. 146 del Reg. Gen. del 05-06-2017), avviene l’inaugurazione del Centro di Raccolta comunale per la raccolta differenziata (Delibera n°60/2017). Per contenere l’abbandono dei rifiuti, i controlli si fanno più severi (Avviso ai cittadini con riferimenti a Ordinanza sindacale n°26 del 2007) e nel 2008 vengono consegnati nuovi Kit contenenti sacchetti per la raccolta differenziata con codici a barre associati al codice fiscale del cittadino.

Il nuovo Kit si adegua, dopo più di 10 anni dall’inizio della raccolta differenziata, alla normativa europea UNI 11686 che definisce forme, colori, scritte e icone al fine di facilitare il riconoscimento delle buste e dei cassonetti nella raccolta differenziata.

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La raccolta differenziata migliora, “siamo alla soglia del 70%” riporta un avviso comunale del 2018. Noi, per non illuderci, aspettiamo la fine del triennio 2017-2019.