OpenDataDay in Campania: dall’Università di Salerno a Caserta
Anche quest’anno abbiamo parlato di Data Journalism. D’intesa con l’Ordine dei Giornalisti della Campania abbiamo organizzato due giornate di formazione gratuita per i giornalisti: la prima il 20 febbraio all’Università di Salerno, la seconda il 5 marzo a Caserta.
20 febbraio ODDUNISA15 Data Journalism civico: come nasce un’inchiesta
Come è nata l’inchiesta confiscatibene di Dataninja è stata raccontata da Gianluca De Martino
Rosy Battaglia ha raccontato come è nata l’inchiesta “L’Italia è un Paese da bonificare” e le attività di Cittadini Reattivi
il giurista Rino Sica ha trattato della qualità dei dati, dell’importanza di dare nuove regole per l’accesso – come giustamente richiede il movimento FOIA4Italy – dell’importanza della fondatezza dei dati pubblici, ma anche dei rischi di overload informativo per effetto di sovrabbondanza di dati inutili che non rispondono alle reali esigenze dei giornalisti, dei cittadini e delle imprese.
Vittorio Scarano ha descritto gli obiettivi e le fasi del progetto europeo ROUTE-TO-PA che coordina per l’Università di Salerno che è capofila di ben 11 partner tra istituzioni e enti di ricerca.
I giornalisti di Zerottantanove hanno fatto interviste ad alcuni partecipanti
Mario Spacagna si è divertito a creare lo storify #ODDUNISA15
Qui invece il #tweetbook di #ODDUnisa15 scaricabile in pfd epub e kindle! http://t.co/TP12VrNLZt @DaVelSign @rosybattaglia @glucademartino
— Mario Spacagna (@MSpacagna) February 20, 2015
Dataviz dei tweet #ODDUNISA15 minuto per minuto è a cura di Pierluigi Vitali e Stefano Perna
Tutti i tweet di #ODDUnisa15 con @rosybattaglia @DaVelSign @glucademartino @killermedia @DdACit e @Cittadinireattihttp://t.co/XBaetqUA9Y
— datafactory (@datafactorylab) February 24, 2015
ODDCE15 – Caserta il 5 marzo – Data Journalism: comunicatori pubblici e giornalisti per l’informazione ambientale
con Marina Perotta di blogeko, Riccardo Stravino e Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania abbiamo pensato che proprio a Caserta dovevamo parlare di comunicazione pubblica e informazione ambientale.
Qui non basta l’informazione che racconta gli effetti della tragedia della Terra dei fuochi.
Qui l’informazione ambientale deve diventare routines amministrativa perché la cultura della trasparenza e dell’accountability è la migliore prevenzione al malaffare e può essere fattore di sviluppo economico.
Lo scorso anno ad #ODDUNISA14 con Legambiente Campania abbiamo raccolto domande d’informazioni ambientale di pubblica utilità che a nostro parere devono provenire da dataset pubblici aperti. Le abbiamo suggerite all’Agenzia per l’Italia Digitale, partecipando alla consultazione pubblica sulle tipologie di dati da rendere disponibili secondo i principi dell’Open Data.
Quali sono i costi pro-capite dei rifiuti urbani?
Quanti rifiuti differenziati sono prodotti, distinti per tipologie prodotto da ogni Comune?
Quanti rifiuti differenziati e rifiuti “materia prima seconda” (MPS) per Comune?
Quali dati georeferenziati delle discariche (chiuse e aperte), delle isole ecologiche, dei centri RAE, delle imprese che utilizzano rifiuti differenziati?
L’Agid ha accettato questi nostri suggerimenti e questi dati, forse, dal prossimo anno saranno rilasciati da ogni Comune in formato open data. Già da quest’anno l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato il Catasto dei rifiuti, la Banca dati nazionale dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata,
Di alcuni comuni campani abbiamo già questi dati organizzati per la comunicazione pubblica. La loro ricerca è l’obiettivo del monitoraggio civico svolto dagli studenti del mio corso Comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali.
Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania, nella sua presentazione ha dato qualche esempio d’informazione ambientale di qualità raccolta nei loro dossier.
Carlo di Domenico, curatore del sito MySir, ha esposto i dati per la campagna di Legambiente Campania Comuni ricicloni.
Stefano Perna e Perluigi Vitale hanno presentato i loro studi sulle tecniche di visualizzazione e interpretazione dei dati per il laboratorio Datafactory che, con il mio laboratorio Diritto di accesso civico, rafforza l’offerta didattica del Corso di Laurea Magistrale in “Comunicazione d’Impresa e Comunicazione pubblica” dell’Università di Salerno.
Il nostro Open Data Day non è stato un hachkaton. Non abbiamo un’app da mostrarvi, ma anche quest’anno avremo risultato concreto.
Con Annibale Elia, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione e Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti abbiamo definito un’intesa per avviare un’indagine per monitorare l’attuazione della Legge 150/00 e le “Amministrazioni trasparenti” dei comuni campani.
Una ricerca Open access con dati pubblici e riusabili 🙂