Pagani: dal 2006 ad oggi, un comune in discussione
In questi ultimi mesi il Comune di Pagani ha vissuto un importante periodo transitorio – tuttora in atto –, nonché di sfida personale in tema di smaltimento e riciclaggio rifiuti. Com’è visibile dalla linea temporale realizzata, si è passati da timidi tentativi progettuali in ambito di raccolta differenziata nel 2000 all’approvazione e avvio del primo progetto di Raccolta Differenziata Integrata nel 2006, passando per %RD non sempre ottimistiche ed emergenze rifiuti susseguitesi negli anni, fino a giungere alla recente istituzione dell’Azienda Speciale Pagani Ambiente (maggio 2018). Il percorso non è stato privo di imprevisti o cambi di rotta né di incertezze, considerando anche l’ultimo traguardo raggiunto; ciò nonostante, dalle ricerche svolte è emerso un Comune che si è sempre messo in discussione per cercare di ottenere il meglio per i propri cittadini. Tuttavia non è stato esente da alcune inefficienze, quali:
- mancata adesione al portale MySir (Sistema Informativo Rifiuti), che dal 2008 rappresenta il sistema ufficiale attraverso il quale i comuni delle province di Napoli e Salerno inviano alla Regione Campania i dati relativi la propria raccolta e smaltimento rifiuti;
- mancata pubblicazione dei MUD sul sito comunale;
- mancata comunicazione ai principali portali di riferimento online (MySir, ORGR – Osservatorio Regionale Gestione Rifiuti Campania –, ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale –), di tutte le informazioni relative al 2017 in materia di rifiuti (MUD, %RD, costi, ricavi);
- comunicazione col pubblico spesso non chiara né trasparente;
- mancata o parziale comunicazione delle iniziative che si è deciso di attuare.
I dati rilevati
Dopo aver protocollato presso il Comune una Richiesta di Accesso Civico, richiedendo di fornire, per gli anni 2015, 2016 e 2017, i MUD non pubblicati (dati solo parzialmente) e informazioni inerenti alla suddivisione del costo della TARI (spiegato genericamente dal responsabile, che ha poi invitato a calcolare cifre più specifiche autonomamente), la situazione paganese in materia di RD ha presentato i seguenti risultati:
GRAFICO “Quantità di rifiuti prodotta in base al CER di riferimento”
Di quanto mostrato, il grafico seguente evidenzierà i luoghi di smaltimento cui sono destinati determinati CER, anch’essi visibili sulla mappa.*
GRAFICO “Geolocalizzazione luoghi smaltimento rifiuti”
Inoltre, grazie alla consultazione del sito dell’ISPRA è stato possibile individuare la %RD dal 2010 al 2016, da cui si è notato che l’andamento in tale arco temporale è consistito in una inesorabile e costante discesa: da un buon 46,56% (2010) si è giunti ad un 17,47% (2015), rilevando un leggero, seppur basso, rialzo per il 2016, 28,47%. Eppure nel lontano 2009, a soli tre anni dall’adesione alla raccolta differenziata da parte del Comune, si era riuscito a raggiungere un rispettoso 62,8%, una mosca bianca considerando i recenti dati.**
Va specificato che il Comune di Pagani nel tempo è andato incontro anche ad alcune oscillazioni di percorso con le aziende cui aveva affidato lo smaltimento dei rifiuti. Dopo avere proseguito con la Multiservice srl (di proprietà del Comune stesso) al momento dell’approvazione della RDI nel 2006, nel 2008 decide di affidarsi al Consorzio di Bacino Salerno 1, in quanto la precedente azienda già vigeva in un clima di incertezza finanziaria, confluito poi in fallimento nel 2013. Si tratta quindi di quasi 5 anni di alti e bassi a cui vanno aggiunti, tra il 2015 e il 2016, due richieste di finanziamento alla Regione per la realizzazione di un’isola ecologica, dove la prima (€ 490.000) è andata persa a causa di inadempienze relative ai termini di presentazione del progetto, mentre la seconda (€ 52.200) risulterebbe essere andata a buon fine.
Il via a “Io (mi) differenzio”
È nel giugno del 2015 che si ha l’effettiva ideazione di una campagna di sensibilizzazione ad hoc, corredata di piano organizzativo di tutte le tipologie di attività da realizzare (spot video e audio, manifesti, calendari, conferenze, etc.) inserito all’interno della delibera che ne dava notizia (n.88, 03/06/2015): Io (mi) differenzio. Per la campagna sono stati stanziati € 10.000 così suddivisi:
Il paese è quindi sezionato in due zone – Zona 1 e Zona 2 –, ognuna delle quali con un proprio calendario di riferimento avente orari, giorni e indicazioni sulle tipologie di rifiuto. Nonostante i buoni propositi, i manifesti sono stati molto esigui all’interno del paese, dei calendari ormai si ha traccia solo sull’omonima pagina Facebook, su cui sono stati pubblicati e diffusi, le conferenze previste non sembrano aver avuto un riscontro sul web (articoli o registrazioni degli eventi ad esempio); presso le scuole invece le attività di sensibilizzazione non hanno riportato il nome dell’iniziativa, rendendole delle attività sporadiche e “autonome”, seppur calate nel contesto di riciclo e benessere ambientale del paese. Una delle poche briciole rimase in rete è stato lo spot video.
È possibile consultare la scheda URP appositamente realizzata.
I due grafici seguenti mostrano rispettivamente le quantità di rifiuti differenziati e non, ed i possibili ricavi per CER smaltibile per gli anni 2015 e 2016, dove va tenuto conto che il primo rappresenta l’anno pre inizio della campagna ed il secondo quello in cui essa ha visto la sua massima realizzazione.***
GRAFICO “Andamento dei rifiuti differenziati rispetto agli indifferenziati”
GRAFICO “Possibili ricavi per CER smaltibili”
I risultati sono visibili anche in una considerevole diminuzione del costo TARI per l’anno 2016 rispetto al precedente, pur registrando un medio rialzo per il 2017.
GRAFICO “Andamento costo TARI”
Pagani Ambiente
All’interno del quadro finora esposto, l’istituzione dell’Azienda Speciale Pagani Ambiente si colloca come punto di confluenza dell’intero percorso. Tra le mansioni previste e gli obiettivi stabiliti tramite delibera n.29 del 14/05/2018 si citano:
- raccolta, trasporto e spazzamento del territorio paganese;
- servizi aggiuntivi rispetto a quanto pattuito con il Consorzio di Bacino SA1 quali pulizia caditoie, lavaggio dei cassonetti, lavaggio delle strade, spazzamento domenicale;
- attivazione più preponderante di politiche volte ad incrementare la raccolta differenziata.
L’altro rivolto della medaglia mostra invece perplessità da parte di alcuni consiglieri comunali, che, definendola “l’azienda dei sogni”, si sono appellati all’apparente mancanza di un business plan che attestasse la provenienza dei costi stanziati per la realizzazione dei servizi citati, nonché la provenienza dei fondi dedicati; allo stesso tempo sono stati avanzati anche dubbi di natura politica, qui non trattati.
Il sito web comunale
Per quanto riguarda la chiarezza e la trasparenza della comunicazione pubblica svolta dal Comune di Pagani tramite il proprio sito web, nel corso della raccolta dati svolta si sono notate una serie di criticità di carattere tecnico, tra le quali si indicano principalmente:
- difficile navigabilità del sito ed eccessiva presenza di menu secondari: le informazioni sono estremamente spezzettate e sparse all’interno di numerosi sotto-menu nascosti, i quali compaiono sia a destra che a sinistra delle varie pagine solo dopo aver aperto determinate sezioni, spesso anche se inserite all’interno di uno stesso macro-menu iniziale;
- la barra di ricerca risulta del tutto inutilizzabile non fornendo nessun risultato, a prescindere dalla tipologia di keyword inserita;
- la sezione in cui poter consultare tutte le delibere e i comunicati, è stata inserita all’interno di “Amministrazione trasparente” nel menu di apertura del sito; una volta acceduti, la pagina mostra una descrizione delle informazioni che sarà possibile reperire al suo interno, corredata di due nuovi menu laterali. Non è spiegato in che modo raggiungere le informazioni ricercate (ad es. quali sono le funzioni delle voci di menu, quale voce corrisponde a quale informazione, etc.);
- la sezione U.R.P. risulta ancora in fase di allestimento.
Per quanto le amministrazioni comunali possano considerare relativa ed opinabile l’importanza e l’incidenza di un sito web, oggi più che mai è invece elemento decisivo per la buona riuscita delle iniziative pubbliche. Un sito che sia chiaro, semplice e aggiornato, senza necessità di rimarcare le medesime tappe del viaggio del prode Nessuno verso Itaca, può fare la differenza anche nell’approccio dei cittadini verso la stessa identità comunale; avvalersi di strumenti “innovativi” come una pagina Facebook, ad esempio, e lasciarla incolta per più di un anno non servirà agli scopi prefissati al momento della sua apertura. Pertanto, costanza e cognizione di causa potrebbero essere alcuni degli elementi su cui si dovrebbe cominciare a puntare anzitutto per le piccole cose quotidiane prima dei grandi slanci.
*NB: Si specifica che per gli anni 2016 e 2017 il Comune non ha fornito dati né sono stati reperibili altrove; pertanto il grafico è in riferimento solo all’anno 2015.
**NB: La percentuale relativa al 2017 non era presente sul sito dell’ISPRA né è stata fornita in sede di richiesta di accesso civico.
***NB: Per il primo dei due grafici i dati del 2017 sono stati nuovamente irreperibili.