Raccolta differenziata: Mirabella Eclano, #MiRicicla davvero?
I dati raccolti
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“Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose”. A. Einstein aveva le idee chiare, Mirabella anche. Dal 2012 ha scelto di essere bella davvero, e riciclare. I presupposti giusti sembravano esserci ma per una serie di cause, che verranno analizzate, la raccolta differenziata non è riuscita mai a decollare.
Buoni propositi
Nel 2011 la Regione Campania dirama l’allerta rifiuti e tutti i suoi comuni dovranno adeguarsi alle norme emanate; la provincia di Avellino approva un piano industriale per la gestione dei rifiuti affidandola alla società IrpiniAmbiente s.p.a. e così anche Mirabella Eclano è costretta ad allinearsi.
Dopo una serie di lunghi incontri tra l’Ufficio Tecnico del comune di Mirabella Eclano, nella persona dell’ing. Antonio Masciola, ed il dott. Mario Manganiello, per conto della società IrpiniAmbiente s.p.a., è stato definito il Piano di raccolta differenziata per gli RSU prodotti nel comune, basato su un modello “porta a porta”. Il costo del contratto annuale con IrpiniAmbiente s.p.a. era pari a €1.186.837 (iva compresa) e il servizio di raccolta era diviso per due aree, extra urbana e urbana, con diverse modalità ed applicando, pertanto, un’aliquota TARI diversa. Nelle aree extra urbane, infatti, la raccolta differenziata ha frequenza minore (non c’è, ad esempio, la raccolta dell’umido).
Il 12 Marzo del 2012 c’è un nuovo inizio per Mirabella Eclano, parte il servizio “Porta a Porta” che verrà in seguito – nel 2014 – rimodulato con l’abbattimento di circa € 200.000 dal contratto di gestione con IrpiniAmbiente s.p.a., per un totale annuo di €992,691,00 (iva compresa).
Sembra che il “Porta a Porta” proceda per il meglio ma in realtà non è cosi.
Punti di criticità
Sono tre i punti critici in questa storia:
- Il Comune non comunica.
- Il Comune non è trasparente
- Il servizio “Porta a Porta” non è né efficace né efficiente.
Verranno analizzati questi tre aspetti e ci si servirà di due strumenti fondamentali: il TIKI-TOKI e la SCHEDA URP.
Questi due mezzi dovrebbero essere alla base di una strategia comunicativa da parte del Comune in quanto riportano le informazioni di pubblica utilità in maniera schematica e interattiva, alleggerendo la mole di dati e rendendo possibile l’informazione dei cittadini in maniera più svelta, più snella e meno dispersiva.
Il Comune di Mirabella Eclano non comunica.
Dal 2012 ad oggi il comune di Mirabella Eclano non ha mai attivato una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata. Si è limitato soltanto a creare un:
- Calendario dei giorni di ritiro del “Porta a Porta”, invariato dal 2012 al 2015.
- Banalissimi avvisi pubblici.
Non si possono addossare tutte le colpe al cittadino per la scarsa partecipazione alla “cosa pubblica” o per la poca sensibilizzazione all’ambiente, se la pubblica amministrazione e il primo cittadino non sono in grado di trasmettere determinati valori attraverso una adeguata comunicazione.
E’ il caso dell’abbandono di rifiuti nelle zone periferiche del paese. Il Comune per contrastare questo problema- agli inizi del 2012 – inaugura un centro di raccolta per i rifiuti ingombranti, in località S. Caterina.
Nonostante tale iniziativa, si presentano tutt’ora numerosi casi di abbandono dei rifiuti. Il motivo principale è sicuramente la dilagante inciviltà ma anche una cattiva gestione di tale centro da parte dell’amministrazione.
Difatti non è stata mai fatta una campagna di comunicazione a favore di tale iniziativa e di sensibilizzazione riguardo il problema dell’abbandono dei rifiuti. L’unico avviso sui giorni e le modalità della area di raccolta sono impresse in un cartello ormai sbiadito
e mal ridotto (come si vede in foto) affisso sull’entrata del centro di raccolta . Quindi mi chiedo come debba fare un cittadino ad avere informazione utili per poter fruire di tale servizio?
- Il Comune non è pienamente trasparente
Andando ad analizzare il sito del comune con la Bussola delle Trasparenza – strumento messo a disposizione dal Ministero della Pubblica Amministrazione che consente l’ analisi ed il monitoraggio dei siti web pubblici – si è riscontrata una strana anomalia.
I risultati ottenuti con tale strumento giudicano in maniera positiva il sito del comune di Mirabella Eclano per tutte le sezioni ma nel momento in cui si vanno a verificare, il contenuto o è assente o non coincide o ci rimanda ad una strana pagina.
Ad esempio questa schermata compare se andiamo nella sezione URP nel sito del Comune di Mirabella Eclano. Sarà per caso un metodo per raggirare il controllo della Bussola della Trasparente? Crediamo proprio di si.
Si sa che il comune di Mirabella non è attento alla trasparenza amministrativa (qui e qui si approfondisce il discorso) e non rispetta la legge n.241 del 1990, sulla trasparenza amministrativa. Purtroppo nel testo di legge non si delineano chiari provvedimenti o sanzioni per la mancata trasparenza e per questo la maggior parte delle pubbliche amministrazioni non si allinea a tale intervento legislativo.
Proprio in queste settimane si sta cercando di far approvare un FOIA, “Freedom of Information Acts”, anche in Italia, tra i cui promotori c’è anche la prof. D. Vellutino. Il FOIA servirà proprio a regolamentare il diritto di accesso civico e a prevedere sanzioni in caso di mancata trasparenza da parte della pubblica amministrazione.
Per il momento l’unica certezza è che la ricerca di data set, delibere e regolamenti sulla raccolta differenziata del comune di Mirabella Eclano è stato un lavoro arduo.
Il primo passo è stato quello di inoltrare una richiesta di accesso civico attraverso la piattaforma CHIEDI. Dopo un mese dalla richiesta, che ha creato un po’ di scompiglio all’interno della casa comunale, si è riuscito ad ottenere solo una parte del materiale richiesto perché il comune paradossalmente non era in possesso dei dati sulla propria raccolta differenziata. Ci si è dovuti rivolgere alla società IrpiniAmbiente s.p.a. e, solo grazie alla disponibilità dei propri dipendenti ma non certamente grazie alla loro mancata trasparenza, ha subito inoltrato tutti i dati della raccolta differenziata del comune di Mirabella Eclano, anche se non in formato elettronico.
Quindi le informazioni sulla raccolta differenziata non sono di facile accesso a tutti i cittadini.
“Bolletta” trasparente
Anche l’avviso di pagamento della TARI 2015 del comune di Mirabella, unico mezzo di comunicazione tra amministrazione e cittadino riguardo la raccolta differenziata, non è trasparente sui costi del servizio e non è chiara sulla composizione dell’aliquota.
Rifacendosi al lavoro avviato dalla collega Martina Colantuono e dalla Prof. Vellutino con il dott. Stefano Perna, sono stati trasformati i dati grezzi sui rifiuti raccolti in informazioni di pubblica utilità, ricreando una “bolletta” chiara e trasparente.
L’analisi dell’avviso di pagamento TARI 2015 del comune di Mirabella Eclano è basato sullo studio di tre aree: la sintassi, il lessico e le informazioni presenti e assenti nell’avviso.
La Sintassi:
- I riferimenti ai testi amministrativi presenti nell’avviso sono organizzati in modo disordinato rendendo la lettura più complessa. Inoltre viene riportato, per intero, il comma 639 dell’art.1 della legge n.27/12/2013, il quale risulta inutile e dispersivo in un avviso di pagamento destinato ad un privato cittadino.
Bastava citare soltanto gli estremi dei riferimenti normativi come indicato di seguito:
- Le indicazioni circa le modalità di pagamento sono disposte in aree diverse del testo.
sarebbe risultato più comprensibile e più fruibile se le due informazioni fossero state collocate nello stesso contenuto, come si propone di seguito:
- Nonostante il dettaglio degli importi sia rappresentato in uno schema, quest’ultima risulta di difficile comprensione. Ciò è dovuto da un’inopportuna e confusionaria classificazione dell’abitazione tassata.
Il lessico:
- Il testo asseconda gli usi linguistici dell’italiano istituzionale.
- Il registro è formale.
- Tecnicismi collaterali:
- “a decorrere” dall’anno 2014 = “a partire” dall’anno 2014
- “istituisce” = “approva”
- “qualora voglia avvalersi della rateizzazione, potrà corrispondere la somma di €810 così suddivisa” = “La rata complessiva si può suddividere in quattro rate mensili”.
- “servizio tributi” = “ufficio tributi”. E’ preferibili utilizzare la denominazione “Ufficio Tributi” dato che è il reale nome dell’ufficio. In questo modo si evitano ambiguità e incomprensioni.
- “responsabile del servizio” = “responsabile tributi”
- “compensazione sgravio” = “risarcimento tributo 2014”
- “arrotondamento TRIBUTO/TARIFFA” = è preferibile utilizzare “tributo” dato che l’ufficio competente è denominato “Ufficio Tributi”. Così facendo si evitano omonimie e ambiguità.
- Tecnicismi specifici:
- “Addizionale provinciale”
- “Arrotondamento Tributo/tariffa”
- “Contribuente”
- “Imposta unica comunale”
- “Legge di stabilità”
- Acronimi:
- TARI = tassa rifiuti
- IUC = imposta unica comunale
- IMU = imposta municipale unica
- TASI = tassa sui servizi indivisibili
Le informazioni
- Presenti:
- Il perché del pagamento della tassa: legge di stabilità 2014 (legge n.147 del 2013, commi da 641 a 668).
- Le modalità di pagamento della tassa: sono presenti scadenze, come pagare, tramite modelli F24.
- Dettagli sugli importi da versare, sulle scadenze da rispettare e sull’immobile di riferimento.
- Il calcolo della tariffa.
- Assenti:
- Gli orari e i giorni di apertura dell’Ufficio tributi.
- Manca qualsiasi informazione circa l’email, il sito internet, il fax da utilizzare in caso di chiarimenti.
- Informativa sul trattamento dei dati personali.
- Non si fa riferimento dove poter pagare la tassa (Uffici Postali, Banca).
- Il servizio che l’utente riceve in cambio del pagamento della tassa.
- La percentuale RD (Raccolta Differenziata)
Avviso pagamento TARI 2015 in uso:
Come dovrebbe essere:
La nuova “bolletta trasparente” è un mix di informazioni di pubblica utilità, come %RD e costi di gestione dei rifiuti, e informazioni che riguardano la situazione del privato cittadino destinatario dell’avviso di pagamento. Con la proposta formulata della “bolletta trasparente” si è ritenuto opportuno chiarire com’è composta la tassa ma soprattutto il calcolo dell’aliquota con immobile di riferimento.
Come ricicla Mirabella Eclano?
Quali rifiuti produce?
Rifiuti prodotti nei quattro anni di raccolta differenziata nello specifico:
Dove vanno i rifiuti di Mirabella Eclano?
Dall’analisi della lista sono state localizzate le società smaltitrici a cui IrpiniAmbiente s.p.a vende i rifiuti raccolti. A questo link si può consultare la mappa organizzata in base al codice CER di riferimento.
Quanto costa la raccolta differenziata a Mirabella Eclano?
Mirabella Eclano per l’anno 2015 ha speso €1.460.398,79 per il servizio di raccolta differenziata, che è così composto:
Prendendo in esame gli anni che vanno dal 2012 al 2015 possiamo dire che Mirabella Eclano ha incassato dalla TARI ben €5.665.634,56.
Ha pagato circa €5.020.909 ad IrpiniAmbiente s.p.a, per il servizio di raccolta differenziata, trattenendo nelle casse comunali circa €644.725 e non ha raggiunto mai il valore minimo di %RD – percentuale raccolta differenziata – anzi per l’anno 2015 è addirittura diminuito.
Ci chiediamo perché il comune non si svincola dal contratto di IrpiniAmbiente s.p.a. e prende in gestione autonomamente la gestione il servizio di raccolta differenziata?
- Avrebbe potuto attingere a finanziamenti FESR, come fanno molti comuni virtuosi.
- Avrebbe potuto creare occupazione nel comune.
- Avrebbe potuto addirittura guadagnare su alcuni materiali raccolti.
Abbiamo fatto una previsione di potenziali ricavi che il comune in quattro anni di raccolta differenziata avrebbe potuto avere.
In totale il comune di Mirabella Eclano avrebbe potuto incassare dalla vendita dei rifiuti prodotti circa €579.964,00 in quattro anni.
In conclusione, è possibile affermare che è necessaria un’operazione di restayling del servizio di raccolta dei rifiuti nel Comune di Mirabella Eclano. Tale auspicata operazione dovrà riguardare profili di natura sostanziale – come la raccolta, il “porta a porta”, lo smaltimento – e i profili che riguardano la comunicazione, la trasparenza ed il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino.