San Salvatore Telesino: realtà sconosciute e le convinzioni per un futuro migliore
Fare i conti con il riciclaggio
Quello dei rifiuti è un discorso da sempre contraddistinto da dubbi e interrogativi che, col passare degli anni, hanno minato ancora di più le poche certezze relative a questo tema. Come fa notare Legambiente, solo il 30% dei rifiuti viene raccolto ed avviato al riciclo, nonostante i notevoli passi avanti fatti dall’Italia negli ultimi anni. Sulla nostra penisola, la strada principale per lo smaltimento dei rifiuti è rappresentata dalle discariche, un mondo però ancora caratterizzato da molte attività illecite che spezzano i sogni di un futuro fondato sulla prevenzione e soprattutto sul riciclaggio, alimentando le fonti di inquinamento per il pianeta e soprattutto per l’uomo.
Dalle difficoltà della Campania alle speranze di ripresa
“La Campania non può ridursi a teatro di questa commedia politica. No agli inceneritori, si realizzino per ogni provincia del centro sud nuovi impianti per trattare l’organico differenziato raccolto da sempre più comuni ricicloni”. A pronunciare queste parole, in coro, sono Stefano Ciafani e Maria Teresa Imparato, rispettivamente Presidente nazionale di Legambiente e Presidente di Legambiente Campania. Quella della nostra regione resta una delle situazioni più delicate dell’intera penisola italiana: uno dei quadri maggiormente deturpati da un errato approccio al riciclaggio e dal tentativo esasperato di trasformare ogni aspetto della vita umana in business e lucro che vanno addirittura contro la sua salute.
Dal generale al particolare: San Salvatore Telesino
Nel quadro regionale così bersaglio di critiche e sguardi orientati alla ricerca del lato occulto però ci sono anche alcune zone, soprattutto tra le realtà più piccole, che anno dopo anno collezionano numeri positivi ed in crescendo per il bene delle proprie comunità. Una di queste isole felici è San Salvatore Telesino, piccolo paesino in provincia di Benevento ed ormai costantemente tra i comuni ricicloni della Campania.
San Salvatore Telesino nasce nel cuore del Sannio ed è custode di uno dei paradisi ambientali più belli ed affascinanti della regione, il Parco del Grassano. E’ questo uno dei simboli della vicinanza all’ambiente della piccola comunità di circa quattromila abitanti che, dal maggio del 2010, ha scelto di riorganizzare i piani del proprio comune per mettere la raccolta differenziata al servizio della comunità.
Con una delibera della G.C/le del 6 maggio 2010, il comune di San Salvatore Telesino decide infatti di predisporre un piano comunale per l’organizzazione del servizio di raccolta differenziata, poi approvato successivamente nell’agosto dello stesso anno. Si tratta di un provvedimento che, nel giro di un anno, dirà addio all’amministrazione diretta della raccolta e che predisporrà il passaggio della stessa ad una agenzia esterna, attraverso una gara d’appalto. Il centro cittadino telesino conclude infatti il 2010 con il 30% di RD e apre i propri confini ad un futuro ricco di risultati e soddisfazioni.
Le due ere firmate Lavorgna S.R.L.
La gara d’appalto e diverse proroghe successive vedono protagonista la ditta Lavorgna S.R.L. vincitrice del bando ed impegnata in prima linea nella raccolta differenziata, con un contratto fino al febbraio del 2017. La novità di smaltimento raccoglie sempre più adesioni tra la maggior parte dei comuni che compongono la Valle Telesina, il tutto in attesa dell’organizzazione sulla gestione dei rifiuti in contesto provinciale.
Nel 2014 però, il recente contratto stipulato dal comune di San Salvatore Telesino con Lavorgna S.R.L. viene interrotto a causa dell’approvazione dello schema di Convenzione per la gestione associata del “Servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati tra i Comuni di Amorosi, Castelvenere e San Salvatore Telesino”. In virtù di questa Convenzione, il Comune di Amorosi da capofila del progetto ha indetto una gara d’appalto per l’affidamento triennale del servizio di raccolta differenziata, conclusasi successivamente ancora in favore della ditta precedente che, grazie al successivo rinnovo degli accordi tra le realtà comunali, si è aggiudicata in maniera definitiva del servizio di raccolta differenziata fino al 2020 con un contratto di 2.868.146,57 €.
Come cambia la percentuale di Raccolta Differenziata
A partire dal 2010, anno in cui il comune di San Salvatore Telesino innesca un primo approccio alla raccolta differenziata, le percentuali relative allo smaltimento di rifiuti hanno subito un brusco innalzamento, portando la comunità telesina ad un passo dai traguardi suggeriti per il titolo di comune riciclone. Dal 30% di RD del 2010, rivelato da MySir, si è passati al 64,51% del 2011 e al 64,25% del 2012. Notevole invece il miglioramento, in termini di numeri, dell’anno 2013 che coincide con il picco massimo di percentuale in merito alla raccolta differenziata: 68,91%. Leggera invece la flessione negli anni successivi che vede però San Salvatore Telesino sempre al di sopra della soglia del 65% fino al 2016.
Il 2017 in particolare
Il 2017 è invece l’anno che abbiamo analizzato maggiormente nel dettaglio in relazione alla raccolta differenziata nel comune telesino. Per la prima volta dopo il 2012, San Salvatore fa registrare il 64,17% di RD, leggermente al di sotto della soglia del 65%. I rifiuti differenziati, come comunicato dal Comune, sono invece 1.497.572 kg, un numero in riduzione rispetto ai 1.679.460 kg del 2016 per una diminuzione del 10,83%. Attraverso la scheda URP compilata possiamo tenere invece sotto controllo tutte le informazioni di pubblica utilità, dal costo del servizio complessivo per l’anno 2017 che è stato di 346.293,25 € alle delibere del comune per l’approvazione definitiva della raccolta differenziata. Per un quadro della situazione ancora più chiaro è possibile analizzare la timeline ricostruita su TikiToki in merito a tutti gli eventi legati alla RD di San Salvatore Telesino dal 2010 ad oggi.
Attraverso i grafici realizzati su Infogram è invece possibile osservare le variazioni di percentuali nel dettaglio sia di San Salvatore Telesino tra il 2010 ed il 2017 in termini di %RD ed in chiave rifiuti con i dati raccolti su MySir, sia le percentuali di tutti i comuni della Valle Telesina tra il 2016 ed il 2017, in modo da avere nel dettaglio un quadro maggiormente preciso su ciò che accade anche nelle realtà più piccole che, pur essendo lontane dai riflettori nazionali, spesso custodiscono l’insieme di valori da inseguire per una vita sempre più a stretto contatto con l’ambiente.