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CASALUCE E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, UNA CHIMERA

Posted by on Mar 2, 2020 in Blog

CASALUCE E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA,  UNA CHIMERA Casaluce, un comune della provincia di Caserta di 10274 abitanti.  Un paese che non riesce ad arrivare al 65% di raccolta differenziata come previsto dalla legge, un comune che regredisce col passare del tempo. A Casaluce, l’accostamento “Terra dei Fuochi” non è apprezzato e nemmeno conosciuto. Ma basta nominare la località Popone per capire che della Terra dei Fuochi è un punto nevralgico. Infatti, è proprio sotto il cavalcavia dell’Asse Mediano che collega la Nola-Villa Literno (località Popone) che continuano, ancora oggi, a verificarsi roghi dolosi. A bruciare, rifiuti di ogni genere, dai copertoni al materiale tessile per finire alle lastre di eternit(amianto). Casaluce, un paese che nel 2017 ha un vero e proprio calo, infatti conta solo il 29% di Raccolta differenziata.  Ecco quanto emerge dai dati ricavati. Dai dati riportati notiamo che Casaluce inizia con un 2011 con tutte le buone intenzioni, infatti riesce a raggiungere circa il 42,69%, proseguendo in modo piuttosto lineare fino al 2014 dove si è avuto un calo consistente per poi risalire nel 2015. Dal 2015 in poi la situazione inizia a regredire arrivando ad un 29% nel 2017. Notiamo quindi, che Casaluce, non riesce ad arrivare al minimo previsto dalla legge. La domanda sorge spontanea, perché ciò?  In seguito analizzo i dati ricavati, passando in rassegna negli anni per capire davvero cosa sia successo. Buoni Propositi Differenziarsi, questa è stata la scommessa fatta dal Comune di Casaluce nel 2009, con la quale da via al sistema di raccolta differenziata “porta a porta”. E’ infatti, proprio nell’anno 2009 che il Sindaco di Casaluce, Nazzaro Pagano, chiamato Rany, invita i propri concittadini a “differenziarsi”, dando inizio alla raccolta. Se pur partiti con buone intenzioni, non si è arrivati all’obiettivo sperato, infatti Casaluce, continuava a non differenziarsi. Le cose iniziano a cambiare nel 2011, quando Casaluce, in seguito all’allerta rifiuti emanata dalla Regione Campania, ci riprova. È infatti proprio in quell’anno che si riparte con il servizio di raccolta differenziata, stanziando una somma di circa 80.000€. Il comune riparte sensibilizzando i propri cittadini attraverso un vero e proprio piano di comunicazione (ordinanza n.30 del 16/06/2011), creando un nuovo calendario di raccolta differenziata e fornendo il kit gratuito per la raccolta. Infatti il Comune distribuisce sacchetti e contenitori gratuiti per la raccolta. Segno decisivo è stato l’inizio del monitoraggio delle zone che sono tutt’oggi soggette a rischio rogo e sversamento di rifiuti, e dell’apertura dell’Isola Ecologica per lo sversamento dei rifiuti ingombranti. ANALISI ANNI 2016-2017, PRO E CONTRO Casaluce, si differenzia davvero? Come detto precedentemente, fino al 2015 c’è stato un andamento piuttosto lineare, sono gli ultimi due anni,2016 e 2017, che riscontriamo un calo. Passiamo in rassegna proprio degli ultimi anni per capire cosa è successo davvero.  Nel 2016, ci sono state diverse forme di incentivazione, infatti, il Comune ha realizzato una campagna di comunicazione per illustrare...

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