Posted by Gaetana Attanasio on Giu 20, 2017 in Blog, Didattica, news, Post
Il Comune di Roccapiemonte differenzia i rifiuti? Dà le giuste informazioni ai cittadini? Lo scopriremo con questa indagine. Roccapiemonte è un comune di 9.068 abitanti, in provincia di Salerno, situato nell’entroterra dell’Agro Nocerino-Sarnese. E’ nel 2002, sotto la prima Amministrazione Pagano, con l’ordinanza sindacale n°78, che il Comune di Roccapiemonte comincia la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani seguendo il metodo porta a porta. A occuparsi della raccolta integrale dei rifiuti è il Consorzio di Bacino Salerno 1 costituito il 2 marzo del 1995. Fin dall’inizio la percentuale di rifiuti differenziati a Roccapiemonte è stata soddisfacente: nel 2006 si è superato il 60% , nel 2007 si arriva al 58,5% , nonostante i continui scioperi degli operatori del Consorzio. Una prima rivoluzione nella raccolta differenziata si ha nel 2008 quando il territorio comunale viene diviso in due aree e i cittadini, per conferire nella maniera esatta i rifiuti, si avvalgono di un calendario nel quale viene specificato cosa gettare e quando. Nel 2014 Roccapiemonte dà vita a un nuovo corso per la raccolta differenziata, da quando, cioè, la delega di Assessorato all’Ambiente viene affidata all’avvocato Domenico Avagliano. Con l’impegno delle associazioni del territorio vengono distribuiti dei sacchetti per rifiuti con codice identificativo: chi sbaglia, d’ora in poi, viene sanzionato. Per controllare meglio l’andamento della differenziata viene istituito un corso di formazione per Ispettori Comunali Ambientali grazie al quale, oggi, una decina di cittadini, diventati ispettori ambientali, compiono attività fondamentali nella prevenzione degli illeciti in materia di raccolta differenziata e elevano sanzioni amministrative. I risultati delle nuove misure introdotte si possono notare dal paragone tra Roccapiemonte e quattro comuni limitrofi: Castel San Giorgio, Mercato San Severino, Nocera Superiore e Cava de’ Tirreni. Grazie a un’indagine effettuata dell’Ufficio Tecnico del Comune, la produzione media pro-capite di rifiuti prodotta da Roccapiemonte è inferiore. Nella stessa indagine si nota che il Comune di Rocca ha la più alta percentuale di secco indifferenziato, mentre la percentuale di frazione umida è la più bassa. In totale la percentuale di raccolta indifferenziata, a fine 2014, a Roccapiemonte è del 56,16%, quella di Castel San Giorgio è del 76,79%, quella di Mercato San Severino è del 64,57%, quella di Baronissi è del 72,44% e quella di Cava de’ Tirreni è del 62,95%. Le migliorie alla raccolta differenziata continuano nel 2015 con importanti modifiche: la frazione indifferenziata si conferisce una volta a settimana; l’istallazione di contenitori per la raccolta degli oli esausti; il cambiamento delle modalità di conferimento del vetro le tradizionali campane verdi, da sempre ricettacolo di ogni tipo di rifiuto, sono eliminate e la raccolta viene effettuata, una volta a settimana, porta a porta. Tutto ciò ha portato la percentuale di rifiuti differenziati nel 2015 al 64,46 %, il miglior risultato di sempre, con una considerevole diminuzione della frazione secca indifferenziata. Quali sono i costi e i ricavi dalla differenziazione dei rifiuti? Queste informazioni possono...
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Posted by Marica Manilia on Giu 9, 2015 in Blog, Didattica, news, Post
Valutare il comune di Nocera Inferiore dalla raccolta differenziata Cercare tra i rifiuti spesso porta a capire molto delle vite delle persone, difatti è un modo molto utilizzato nel cinema per rappresentare indagini di spionaggio. Se è vero che l’immondizia parla di noi, allora potremmo capire molto dei nostri comuni italiani indagando sul loro comportamento nei riguardi della raccolta rifiuti. Ci siamo travestiti da investigatori ed abbiamo cercato e scovato pregi e difetti del comune dell’Agro Nocera Inferiore. Attraverso la SCHEDA URP e il TIKI TOKI , cioè testi interattivi e multimediali, abbiamo elaborato dati ed informazioni utili ai nostri cittadini che spesso vengono tenuti all’oscuro di come i soldi pubblici vengono utilizzati per la propria città. Cosa abbiamo capito sull’identità, comportamento e modi di fare del Comune di Nocera Inferiore? I pregi: Nocera è un Comune che differenzia! Sì, lo si evince dallo stanziamento ed approvazione dei Fondi POR FESR Campania 2007/2013 dove è stato erogato un finanziamento di Euro 460.950,00 per Nocera che è riuscita a beneficiare di tale somma. Ha attuato il piano per la raccolta differenziata, con un suo regolamento preciso, dimostrando di attenersi alle normative vigenti (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, n° 198 ) che disciplinano la gestione dei rifiuti che costituisce attività di pubblico interesse. Nocera tiene al suo look! Ebbene, vi sono varie scelte possibili per la raccolta dei rifiuti urbani, ma quella più utilizzata è il modello di raccolta stradale, con le relative campane (vetro e alluminio, plastica, carta e cartone ed indumenti) e cassonetti (rifiuti umidi organici e materiale indifferenziato) a disposizione per i cittadini. Il Comune di Nocera Inferiore però ha mostrato parecchia sensibilità all’immagine delle sue strade, introducendo la raccolta “PORTA a PORTA” coprendo così 2/3 dell’area urbana. Questa scelta è caratterizzata dalla volontà di evitare ammassi di rifiuti che oltre ad essere uno spettacolo poco carino sono anche fortemente sconsigliati poiché il loro mancato prelievo causa alterazione della loro composizione. Solo attraverso al porta a porta si garantisce un servizio puntuale ed efficiente. Difatti attraverso una tabella, fornita a tutti i cittadini, è stato mostrato un piano di raccolta a giorni per materiali, garantendo un servizio chiaro e puntuale. Quali sono i difetti che sono emersi dall’indagine? La nostra analisi è stata concepita come una ricerca delle caratteristiche di questo Comune, quasi come si fa per comprendere il carattere di una persona, definendone pregi e difetti. Proprio per questo motivo abbiamo rintracciato i pregi del nostro Comune nei riguardi della tutela e rispetto per l’ambiente. Ma rispettare l’ambiente circostante non vuol dire solo rendere un servizio efficiente al cittadino, ma significa anche comunicare il servizio al cittadino (Legge 150/2000) e avvicinare il cittadino all’amministrazione attraverso politiche di trasparenza (D.lgs 14 marzo 2013, n.33). Parliamo cioè di OPEN DATA cioè di dati liberamente accessibili a tutti, che richiama il concetto dell’open government che mira ad una pubblica amministrazione aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione. Purtroppo è proprio su questi aspetti che il comune ha mostrato alcuni difetti che in seguito...
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Posted by @Davelsign on Set 25, 2013 in Blog, Events, news, Post
Hackers o PA? Palermo o Napoli? Quale candidatura scegliere per il prossimo raduno Spaghetti Open Data #SOD14? Napoli con l’Autorità di Gestione FERS Regione Campania o Palermo con gli hackers che partecipano alla community? La scelta tra Napoli e Palermo è tra chi è già civic hacker e chi vuole conoscere i civic hackers per capire in che modo e quali dati liberare per farli usare. Su spaghettiopendata@googlegroups.com la proposta campana è un’articolata scheda tecnica, quella siciliana un’accorata chiamata. Le argomentazioni di Andrea Borruso, però, sono valide per entrambi i territori in “ritardo di sviluppo” (usando la locuzione europea che ci accomuna). Cosa fare a #SOD14 @ Campania? Hackathon + Monithon > www.monithon.it > come il team di OpenCoesione ha denominato la caccia e il riuso dei dati pubblici attraverso il monitoraggio civico. Ci stiamo provando con www.dirittodiaccessocivico.it ma lo sforzo è grande perché la caccia ai dati qui è un safari. OpenCoesione è una miniera ma non basta a radicare la cultura della trasparenza. C’è bisogno di aprire le casseforti delle PA. C’è bisogno di un buon esempio. L’Autorità di Gestione FERS Campania candidandosi si è “aperta”, vuole dare il buon esempio ad altre PA campane e non. Portando qui le vostre idee per scrivere nuovi codici per software e App darete l’opportunità di conoscervi e far conoscere il vostro lavoro ai/alle cittadini/e attivi/e cacciatori/trici di informazioni e ai/alle giornalisti/e che vogliono imparare ad usare i dati… Ma, sopratutto, potrete far capire alle PA quali dati liberare e come. Tempo fa su Twitter Ernesto Belisario @diritto2punto0 chiese una definizione per “civic hacker” e in 140 caratteri risposi: “Chi accede agli Open data di fonti pubbliche,li riusa e produce nuovi dati,info,contenuti generando capitale sociale”. Le PA (e le Autorità di Gestione dei Fondi Strutturali, in particolare) amministrano capitali&capitale sociale ma spesso operano come le nostre banche. Date anche voi spaghettari il “buon esempio”: date credito ad una...
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Posted by Daniela Vellutino on Mar 9, 2013 in Blog
Quanti cittadini comuni e non esperti sanno cosa sono gli open data e li usano per informarsi?
Leggere e interpretare i dati pubblici, estraendoli dai dataset resi disponibili dalle PA, non sono competenze
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Posted by @Davelsign on Mar 3, 2013 in Events
OpenCoesione Data Journalism Day di Salerno nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di scienze politiche, sociali e della comunicazione dell’Università di Salerno e il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico. È rivolto a studenti e professionisti della comunicazione e dell’informazione che vogliono utilizzare i dati sui progetti, i finanziamenti, i luoghi e i soggetti coinvolti nelle politiche di coesione, pubblicati sul portale OpenCoesione. Ad un tutorial aperto al pubblico sui dati di OpenCoesione e su come organizzare attività di monitoraggio civico fa seguito un’esperienza guidata di Monithon nel campus di Fisciano, riservata ad un numero limitato di partecipanti del laboratorio di Analisi dei testi per la comunicazione pubblica, attività di didattica integrativa della cattedra Comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali docente Daniela Vellutino Partecipanti Corsist* A.A. 2012-2013 Stefano Cavaliere, Martina Colantuono, Carmela Compagnoni, Carla Coppola, Teresa Cucciniello, Valentino di Domenico, Roberto di Lieto, Oslavia Ferrara, Vittoria Guaccio, Maria Mariorano, Carmina Mangiacapre, Daniele Marano, Simona Parrrilli, Marylenia Radano, Rossella Rainone, Marco Sasso. Corsist* A.A. 2011-2012 Sara Amabile, Davide, Avella, Cuoco Alessia, Giorgia Fiorillo, Lucia Mansi, Sergio Migliaro, Daniela Senatore, Emanuele Siano, Pierluigi Vitale. Gruppo Alfa = esperti di comunicazione pubblica, giornalisti, esperti di statistica, videomaker, designer: Paola Bianco, Pino Blasi, Danilo Di Bonito, Valeria Caliendo, Stefania Ferrigno, Stefania Mele, Laura Guerra, Nicola Olivieri, Gianluca Orlando, Raffaello Pollice, Antonio Prigiobbo killermedia, Giovanni Ragone, Giuseppe Rivello Jepis, Simona Sabatino. Visualizza Scheda Wiki ODDUNISA2013 Scarica Programma in PDF...
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