San Cipriano Picentino ricicla e fa la differenza
“Vi è tra i monti una valle bellissima sulla quale sovrasta, ergendosi al cielo, la rupe Cerreta” recitava Jacopo Sannazzaro nel 1500. Questa valle bellissima, in provincia di Salerno che oggi conta 6.712 abitanti, ha rischiato più volte di vedersi deturpata i suoi scenari, spesso a causa del male del secolo: i rifiuti, e preservarla diventa sempre più difficile. Per questo motivo dal 2008 ha deciso di riciclare per preservare la sua naturale bellezza. Buoni Propositi: Già nel 2000 l’amministrazione avverte la necessità di regolamentare la gestione della raccolta dei rifiuti, quindi con il sindaco dott. Attilio Naddeo e la delibera numero 37, si sottoscrive una convenzione con la società “Futura San Cipriano Picentino srl” che propone un modello innovativo di gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani. In merito a ciò, la società propone al comune di attivare un modello di raccolta differenziata integrata, presentato con proprio progetto al Consorzio Sa2 e quindi al Commissariato di Governo per l’emergenza. La società propone di attivare la raccolta facendosi carico di tutti gli oneri, chiedendo però all’amministrazione, di restituire alla società i ricavi derivanti dal mancato smaltimento che la raccolta differenziata consente. I ricavi derivanti dallo smaltimento di materiali da imballaggio quali acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro presso il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) verranno incassati direttamente dalla Futura San Cipriano srl. Sarà a carico del comune solo lo smaltimento della frazione secca indifferenziata, degli ingombranti, dei rifiuti urbani pericolosi e tossico-nocivi. L’analisi dei costi da sostenere per l’avvio di questa raccolta ammonta a 110.930.000 lire: Così, dal 30 Ottobre 2000, i sanciprianesi hanno l’obbligo di conferire in modo differenziato i rifiuti al pubblico servizio di raccolta con l’ordinanza numero 42, che regolamenta anche i giorni e gli orari del ritiro per ogni frazione e la disposizione dei bidoni condominiali. La prima calendarizzazione prevedeva: Organico o “umido”: il lunedì e il venerdì (nei sacchetti biodegradabili);Secco indifferenziato: il martedì, il giovedì ed il sabato (nei sacchi trasparenti);Carta e cartone: il mercoledì (ordinatamente ripiegati e impilati davanti al civico di provenienza);Contenitori in plastica per i liquidi: il mercoledì (nei sacchi trasparenti gialli);Per il vetro, latte in alluminio e banda stagnata, pile esauste e farmaci scaduti: deposito nei cassonetti stradali appositi. La violazione delle norme è punita con la sanzione amministrativa da 50.000 a 300.000 lire. A tal proposito vengono rilasciati ai cittadini opuscoli informativi su come smistare i rifiuti e sui giorni di conferimento. Punti di criticità e conseguenze: La calendarizzazione spesso e volentieri non veniva rispettata per quanto riguarda il ritiro delle utenze;I cittadini, scarsamente “istruiti” non sono operativi al 100%;Gli avvisi pubblici riguardo modifiche/cambiamenti sono confusi. La comunicazione non è valida e il servizio di raccolta non è né efficace, né efficiente, infatti di quegli anni non è tracciata la percentuale di RD, probabilmente perché vergognosa. Lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti, del 2008, tocca...
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