Posts Tagged "raccolta differenziata"

Pomigliano d’Arco e la raccolta differenziata: una storia tra crisi e responsabilità

Posted by on Mar 2, 2020 in Blog

Pomigliano d’Arco è un comune della provincia di Napoli che conta attualmente 39454 abitanti. Ad oggi risulta essere uno dei comuni più sviluppati del napoletano, sia sotto il profilo economico che sotto il profilo organizzativo.  Posizionata a 12 km a est di Napoli, è uno dei poli industriali più importanti della Campania dove sono ubicati gli stabilimenti della Fiat, dell’Alenia e dell’Avio.  La raccolta differenziata ha inizio nel comune di Pomigliano d’Arco all’alba degli anni 2000 in cui la città è riuscita a differenziarsi da tutte le altre zone del napoletano in tema di raccolta dei rifiuti. Soltanto con l’ausilio di piazzole ecologiche e di raccolta porta a porta, si è realizzato il 24% di RD, un risultato incredibile se confrontato con le percentuali dei comuni limitrofi. Da quel momento, nonostante moltissimi problemi legati alle società di nettezza urbana, quella percentuale iniziale, ha avuto un incremento costante. Tutto questo è spiegato cronologicamente con un timeline software chiamato Tiki Toki, che con l’inserimento di immagini, video e documenti contribuirà a spiegare meglio l’excursus storico della raccolta differenziata a Pomigliano.  https://www.tiki-toki.com/timeline/entry/1165040/Pomi-si-differenzia/ L’ubicazione geografica del comune di Pomigliano d’Arco può essere vista allo stesso tempo sia come un fattore negativo che positivo. Non sarebbe una pazzia definire Pomigliano come uno dei poli industriali più importanti della Campania, e forse è anche per questo che sia le amministrazioni locali che la Regione Campania, hanno sempre spinto a definire il comune come uno dei siti principali di deposito rifiuti. Inoltre sembra giusto ricordare la posizione del comune che è molto vicina ad Acerra, centro del triangolo della Terra dei Fuochi, zona altamente inquinata per gli sversamenti illeciti di rifiuti speciali e non. Nonostante sin dal 2001 si siano alternati molti momenti in cui anche al centro stesso del comune si siano appiccati incendi e depositi illeciti di rifiuti, ciò che ha salvato parzialmente il comune di Pomigliano dalla totale emergenza sui rifiuti che ha investito gran parte dell’Italia durante il governo Berlusconi, è rappresentato dall’Isola Ecologica di via Gorizia. Questo impianto grande 2mila metri quadrati, ha rappresentato spesso l’unico motivo valido per cui la città di Pomigliano si sia realmente “differenziata” dalle altre zone limitrofe. I veri problemi per il comune sono iniziati nel 2008, quando per cause pubblicamente ignote e sconosciute l’isola ecologica ha dovuto chiudere i battenti, rendendo Pomigliano in alcune circostanze un comune in piena emergenza come gli altri. L’avvicendamento del nuovo sindaco di Pomigliano d’Arco Raffaele Russo, ha cambiato però l’andamento negativo che la cattiva gestione dei rifiuti stava creando. Il nuovo sindaco di Pomigliano d’Arco infatti istituì dall’aprile del 2011 delle novità che riguardavano la raccolta differenziata: un numero verde per la raccolta porta a porta degli ingombranti e conferendo una busta diversa per ogni tipologia di rifiuti.  Un’altra piaga che tutta l’amministrazione comunale ha dovuto affrontare e in cui è stata direttamente coinvolta è stata l’inchiesta per tangenti...

Read More »

Albanella di Lucia

Posted by on Mar 2, 2020 in Blog

Adagiata su colline ricche di ulivi, posizionata a metà strada tra i Monti Alburni ed il Golfo di Salerno su di una collina che domina tutta la Piana del Sele, Albanella, fondata nell’XI secolo da profughi, provenienti da Paestum, probabilmente popolazioni greco-albanesi, alla ricerca di un sito al di fuori della portata delle incursioni dei saraceni, è un ricco paesino in provincia di Salerno che con i suoi pochi abitanti, accoglie chi decide di farvi visita. Ricca di storia e di cultura, vi sono stati diversi ritrovamenti archeologici visibili presso il Museo archeologico nazionale di Paestum ed il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, come la tomba della fanciulla offerente; arricchita da tanto verde, e natura, infatti vi è stata istituita nel 1995 e gestita dal settembre 1999 dal WWF l’oasi naturale di Bosco Camerine in convenzione con il comune di Albanella. L’oasi protegge circa 100 ettari di bosco, nella frazione Bosco Camerine a circa 3,5 km a nord-est dal centro abitato di Albanella, scampato nel corso dei secoli alla deforestazione operata da contadini e pastori. L’oasi è inserita tra le aree contigue del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e si sviluppa lungo il fianco scosceso di una collina per un’altezza sul livello del mare compresa tra i 130 e i 390 metri. Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Capaccio, appartenente al Distretto di Campagna del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d’Italia ha fatto parte del mandamento di Capaccio, appartenente al Circondario di Campagna. Gli albanellesi sono fieri del proprio paese e per questo si impegnano ogni giorno a tenerlo pulito e se ne prendono cura come meglio possono: ecco perché si impegnano ogni giorno a differenziare e a riciclare il più possibile. Tutto ebbe inizio ormai nove anni fa, quando nel 2010 fu deciso di avviare nel comune la raccolta differenziata. Per capire se la raccolta venga effettivamente rispettata e soprattutto funzioni, siamo andati alla ricerca di dati e attraverso una ricerca meticolosa, una pianificazione dettagliata e specifica abbiamo potuto constatare quali siano in effetti i punti di forza e di debolezza della raccolta rifiuti del paese Punto cruciale di tutta l’analisi è sicuramente la modalità della raccolta differenziata effettuata dall’amministrazione comunale, che si può riassumere facilmente attraverso questi pochi step presenti sul piano orizzontale, che va appunto dall’inizio della stessa ad oggi. Come possiamo vedere nel nostro Tiki Toki, nonostante ci siano pochi momenti importanti, Albanella continua a fare del suo meglio, riuscendosi a “differenziare” dagli altri paesi vicini. Come si evince dai dati raccolti e riassunti in modo leggibili nella Scheda notizie per il monitoraggio civico, e soprattutto grazie ai dati che riguardano le cifre spese per lo smaltimento dei rifiuti, consultabili qui, al fine di mantenere il territorio incontaminato, Albanella ha proceduto alla raccolta differenziata “porta a porta” e ciò ha portato indubbiamente...

Read More »

CASALUCE E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, UNA CHIMERA

Posted by on Mar 2, 2020 in Blog

CASALUCE E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA,  UNA CHIMERA Casaluce, un comune della provincia di Caserta di 10274 abitanti.  Un paese che non riesce ad arrivare al 65% di raccolta differenziata come previsto dalla legge, un comune che regredisce col passare del tempo. A Casaluce, l’accostamento “Terra dei Fuochi” non è apprezzato e nemmeno conosciuto. Ma basta nominare la località Popone per capire che della Terra dei Fuochi è un punto nevralgico. Infatti, è proprio sotto il cavalcavia dell’Asse Mediano che collega la Nola-Villa Literno (località Popone) che continuano, ancora oggi, a verificarsi roghi dolosi. A bruciare, rifiuti di ogni genere, dai copertoni al materiale tessile per finire alle lastre di eternit(amianto). Casaluce, un paese che nel 2017 ha un vero e proprio calo, infatti conta solo il 29% di Raccolta differenziata.  Ecco quanto emerge dai dati ricavati. Dai dati riportati notiamo che Casaluce inizia con un 2011 con tutte le buone intenzioni, infatti riesce a raggiungere circa il 42,69%, proseguendo in modo piuttosto lineare fino al 2014 dove si è avuto un calo consistente per poi risalire nel 2015. Dal 2015 in poi la situazione inizia a regredire arrivando ad un 29% nel 2017. Notiamo quindi, che Casaluce, non riesce ad arrivare al minimo previsto dalla legge. La domanda sorge spontanea, perché ciò?  In seguito analizzo i dati ricavati, passando in rassegna negli anni per capire davvero cosa sia successo. Buoni Propositi Differenziarsi, questa è stata la scommessa fatta dal Comune di Casaluce nel 2009, con la quale da via al sistema di raccolta differenziata “porta a porta”. E’ infatti, proprio nell’anno 2009 che il Sindaco di Casaluce, Nazzaro Pagano, chiamato Rany, invita i propri concittadini a “differenziarsi”, dando inizio alla raccolta. Se pur partiti con buone intenzioni, non si è arrivati all’obiettivo sperato, infatti Casaluce, continuava a non differenziarsi. Le cose iniziano a cambiare nel 2011, quando Casaluce, in seguito all’allerta rifiuti emanata dalla Regione Campania, ci riprova. È infatti proprio in quell’anno che si riparte con il servizio di raccolta differenziata, stanziando una somma di circa 80.000€. Il comune riparte sensibilizzando i propri cittadini attraverso un vero e proprio piano di comunicazione (ordinanza n.30 del 16/06/2011), creando un nuovo calendario di raccolta differenziata e fornendo il kit gratuito per la raccolta. Infatti il Comune distribuisce sacchetti e contenitori gratuiti per la raccolta. Segno decisivo è stato l’inizio del monitoraggio delle zone che sono tutt’oggi soggette a rischio rogo e sversamento di rifiuti, e dell’apertura dell’Isola Ecologica per lo sversamento dei rifiuti ingombranti. ANALISI ANNI 2016-2017, PRO E CONTRO Casaluce, si differenzia davvero? Come detto precedentemente, fino al 2015 c’è stato un andamento piuttosto lineare, sono gli ultimi due anni,2016 e 2017, che riscontriamo un calo. Passiamo in rassegna proprio degli ultimi anni per capire cosa è successo davvero.  Nel 2016, ci sono state diverse forme di incentivazione, infatti, il Comune ha realizzato una campagna di comunicazione per illustrare...

Read More »

MERCOGLIANO: STORIA DI UNA RACCOLTA DISORDINATA

Posted by on Mar 2, 2020 in Blog

Nel 2008, a poco più di un anno dall’avvio della raccolta differenziata “porta a porta”, la città di Mercogliano era ormai al collasso ambientale. Circa 1.000 tonnellate di rifiuti erano accumulate da giorni per le strade senza nessuna prospettiva di risoluzione. La situazione critica era confermata dalle parole di Nicola Sampietro, consigliere comunale, che attaccò l’allora sindaco di Mercogliano Tommaso Saccardo: “Ha speso oltre 10 milioni di euro per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani; non è stato capace di organizzare un efficiente servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, non riuscendo neanche a rispettare gli obiettivi minimi imposti dalla Legge e dalle Ordinanze emesse dagli organi competenti; ha trascinato il Comune di Mercogliano nel meccanismo delle penalità da pagare per il mancato raggiungimento della percentuale del 35% per la raccolta differenziata (solo nel 2007 ci si è avvicinati al 16%); solo nel 2007 il servizio – la cui qualità è sotto gli occhi di tutti – ci è costato oltre 1.700.000,00 euro. Di questi ben 80.000,00 euro sono penalità pagate al Commissariato straordinario per la mancata attivazione della raccolta differenziata. L’inefficienza dell’Amministrazione Saccardo è costata ad ogni cittadino mercoglianese ben 150,00 euro. Attivare la raccolta differenziata porta a porta – secondo il Piano Industriale provinciale predisposto dal Cosmari – sarebbe costato circa 70,00 euro per abitante con un immediato risparmio di oltre il 50% per le tasche dei mercoglianesi e l’eliminazione dei cumuli di immondizia dalle strade. Questi i numeri inconfutabili di un evidente fallimento”. Anche Modestino Valente, capo gruppo consiliare di Sinistra Democratica, era critico nei confronti del sindaco: “Non ci è dato sapere se il sindaco di Mercogliano ignora la legge o se vuol far un dispetto all’opposizione non convocando il consiglio comunale sulla questione della raccolta differenziata dei rifiuti che abbiamo chiesto l’11 gennaio e riproposto il 4 febbraio. La cosa è grave qualunque sia il motivo. La situazione dell’immondizia è insopportabile. Due anni fa noi facemmo la proposta della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Non ci fu dato ascolto. Oggi, la quasi totalità dei comuni sta attuando questo sistema. Non si perda altro tempo con un ostruzionismo puerile”. In questa tragica situazione, che riguardava in particolar modo tutta la Campania, il 26 ottobre 2009 parte, con colpevole e ingiustificato ritardo, la raccolta differenziata “porta a porta” nel comune di Mercogliano. Il 23 dicembre 2009 nasce ufficialmente IrpiniAmbiente spa, che diventa, ben presto, il gestore unico dei rifiuti per la provincia di Avellino. ANALISI DELLA RACCOLTA Per illustrare al meglio la situazione della raccolta differenziata nel mio comune ho fatto ricorso all’infografica realizzando: una linea temporale che ripercorre, in ordine cronologico dal 2008 al 2018, le tappe più importanti della gestione rifiuti (Tiki-Toki); la Scheda URP, riferita in particolar modo all’anno 2017; alcuni grafici che analizzano nel dettaglio vari aspetti della situazione rifiuti. I dati riportati in questo studio sono stati reperiti...

Read More »

Un piccolo gesto…

Posted by on Mar 2, 2020 in Blog

Oggi i comuni della Campania si trovano in una condizione di emergenza rifiuti sia per la cattiva gestione dei siti di raccolta e smaltimento esistenti, ma anche per il mancato investimento da parte della Regione in nuovi impianti.  Il Cilento insieme al Vallo di Diano è un’antichissima area della provincia di Salerno nella zona meridionale della regione Campania, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.  Nel 2010 il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed Alburni è stato inserito nella rete europea dei Geoparchi, ma in pochi anni si è trasformato in un delirio di abusi e illeciti per inquinamento da rifiuti, depuratori comunali non funzionanti, presenza di amianto e da consumo di suolo fertile con taglio di oliveti centenari. L’inquinamento atmosferico derivante, in gran parte, dalla cattiva gestione ultraventennale del ciclo dei rifiuti nonché la contaminazione delle acque ha inciso, sta incidendo e inciderà sulla salute umana. IL COMUNE DI PERITO AGISCE? I dati sulla raccolta differenziata nel Comune di Perito non sono negativi.  Perito si è sempre dimostrato sensibile all’argomento “rifiuti” cercando di promuovere e diffondere le buone pratiche della raccolta differenziata.  Oltre a tale attività il comune prevede gli svuotamenti dei cassonetti stradali per carta, multimateriale e vetro.  La frequenza di raccolta varia in base ai periodi dell’anno e si intensifica nel periodo estivo.  Nel 2007 il Comune ha già una percentuale di RD pari al 48,17 %. L’eliminazione dei cassonetti stradali avviene del 2008, ad esclusione delle campane per il vetro, in quanto costituiscono un punto di attrazione per il deposito di qualsiasi tipo di rifiuto.  PERITO SEI PIU’ BELLO SE PULITO. Nel 2008 una serie di cartelli di colore bianco hanno invaso il paese.  “Perito sei più bello se pulito”, questo lo slogan creato dai bambini di tutte le età tramite un progetto laboratoriale organizzato dal comune con il fine di tutelare e salvaguardare l’ambiente ed educare i bambini al rispetto delle strade del proprio paese. Il comune ha scelto di offrire un servizio di raccolta differenziata “Porta a Porta” preferendo mantenere l’aliquota minima sulla tassa dei rifiuti.  Dal 2007 ad oggi la percentuale di rifiuti differenziati è aumentata notevolmente. Perito ha ricevuto nell’anno 2016 l’attestato di riconoscimento di Comune Riciclone da Legambiente per aver raggiunto circa il 60% di rifiuti differenziati smaltiti. Il comune di Perito ha aderito, inoltre, al progetto Campania Differenzia, promosso dal Ministero dell’Ambiente e da ANCI, che si propone di affiancare i Comuni sul fronte giuridico-amministrativo e tecnico-operativo, ma anche di valorizzare i risultati raggiunti dalle Amministrazioni locali.  I dati parlano chiaro:  nel 2007 la percentuale di rifiuti differenziati era del 48% contro il 52% di rifiuti indifferenziati. Nel 2017 la percentuale di rifiuti differenziati smaltiti raggiunge il 62% contro il 38% di rifiuti indifferenziati. DESTINAZIONE FINALE DEI RIFIUTI RACCOLTI Le frazioni merceologiche differenziate prendono la via delle filiere di settore, mentre i rifiuti provenienti dall’intero Bacino dopo essere transitati...

Read More »