Posted by Carmen Buonocore on Gen 17, 2019 in Blog
“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.” Andy Warhol 2008 – Comune di Forio, stop emergenza: ordinanza sindacale per gestire i rifiuti. Raccolta differenziata, un problema comune a tutta l’isola d’Ischia, divisa in sei piccoli comuni e gestita da sei diverse politiche. È possibile rendere l’isola d’Ischia un’isola “riciclona”? Si prova. Nel 2008 nel comune di Forio viene emanata un’ordinanza sindacale, in cui viene comunicato l’inizio della raccolta differenziata (www.comune.forio.na.it). L’azione dell’Amministrazione comunale trova operatività sotto un triplice aspetto cioè attraverso la quasi completa pulizia delle strade dai rifiuti accumulatisi in questi giorni, un rigoroso controllo del territorio e l’innalzamento delle sanzioni amministrative previste; ora da un minimo di €200 ad un massimo di €1000,00 onde evitare il ripetersi dell’emergenza rifiuti (Ordinanza n. 24 del 13/02/09). Forio, come già detto, è uno dei sei comuni dell’isola d’Ischia, isola che vive di turismo e che quindi dovrebbe imparare a gestire i rifiuti in modo da offrire al pubblico un luogo incantevole, pulito e civile. I sindaci ci sono riusciti? Chi più, chi meno. Vediamo la situazione in dettaglio. Corre l’anno 2008 ed il nuovo gestore di rifiuti del Comune di Forio è la società Ego Eco S.r.l., la comunità di Forio non dispone di un Centro di Raccolta, quindi tutti i rifiuti che non vengono prelevati con il sistema del porta a porta seguono un percorso che prevede la prenotazione ed il successivo ritiro da parte del personale operativo (www.egoeco.it). 2015 – Forio e i rifiuti, che figuraccia! Maglia nera della differenziata Secondo un noto quotidiano dell’isola d’Ischia (http://www.ildispariquotidiano.it/it/forio-e-i-rifiuti-che-figuraccia-maglia-nera-della-differenziata/), Forio è considerato il peggior comune riciclone dell’isola per l’anno 2015. Leggendo l’articolo si nota il disprezzo verso la politica di gestione rifiuti del Comune (Ego Eco S.r.l.), che viene “premiato” con la “Maglia Nera della differenziata“. Il Comune di Forio registra, infatti, circa il 30% di raccolta differenziata a fronte dei 65% previsti dalla Legge; inoltre, in graduatoria si presenta addirittura al 382esimo posto al fronte di 385 Comuni presenti. Il confronto è stato fatto in relazione alla Regione Campania e nell’articolo non sono riportati le percentuali di raccolta differenziata degli altri cinque comuni isolani. Da un giornale locale non ci si aspetta di ricevere tali diffamazioni, senza neanche un confronto con il resto della realtà isolana, che invece è ben altra. Possiamo infatti, attraverso i dati forniti dal portale MySir (http://www.comuniricicloni.org), smentire tali accuse. 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Poteva esserci più impegno, vero, ma possiamo notare che il comune di Serrara Fontana è uscito sconfitto con il solo 17,1% di raccolta differenziata. Ovviamente non si vuole fare a gara a “chi ricicla peggio” ma si vuole dimostrare solamente il già citato accanimento contro un comune che non si è dimostrato il peggiore. 2017 – ...
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Posted by Martina Festa on Gen 17, 2019 in Blog
.Nel 2005 l’allora sindaco di Forino Pasquale Nunziata affermava “Sacrifichiamoci oggi affinché i nostri figli possano essere fieri di noi domani”. Veniva infatti approvato il piano di raccolta differenziata per la gestione integrata dei rifiuti con il sistema “porta a porta”, in collaborazione con il Consorzio Smaltimento Rifiuti Avellino 1 e la soc. Avellino Servizi Ambientali s.p.a e di seguito all’Ordinanza della Provincia. La gestione operativa dei servizi di raccolta è affidata all’ASA s.p.a. attraverso una specifica convenzione che deve basarsi sul piano esecutivo approvato con delibera n.34 del 2005 dal Consiglio Comunale di Forino. Il 23 dicembre 2009 nasce ufficialmente IrpiniAmbiente, società per azioni che diventa ben presti il gestore unico dei rifiuti per la provincia di Avellino. Le motivazioni erano differenti: perché segno di civiltà e di rispetto; per un ambiente pulito e preservato; perché riciclare e riutilizzare era un obbligo di legge; per contribuire all’emergenza rifiuti della Regione Campania. I risultati riportati negli anni hanno dato lustro al piccolo comune. Incluso per l’anno 2006 nell’elenco dei Comuni Virtuosi, ha ricevuto Fondi Regionali e finanziamenti Europei. Attraverso il supporto dell’Infografica, realizzata con la piattaforma Tiki-Toki e la Scheda URP sono stati considerati gli anni 2015 e 2016 per esaminare l’andamento della raccolta ed evidenziarne gli aspetti critici, riassumibili essenzialmente in due punti: cattiva comunicazione e distribuzione di materiale informativo; mancata trasparenza dovuta all’assenza di Open Data sul portale amministrativo. Passiamo ora all’analisi dei dati relativi al biennio 2015/2016, che ha visto aumentare sensibilmente la percentuale di raccolta fino a sfiorare il 60%, ponendoci alcune domande rilevanti. I dati successivamente riportati sono stati in parte acquisiti dalla navigazione in rete. Altri invece sono stati forniti direttamente dal comune in seguito alla richiesta di accesso civico generalizzato ai sensi dell’Art. 5 del d.lgs. n. 33/2013 come modificato dal d.lgs. n.97/2016, presentata il 09/11/2017. Quanti rifiuti produce e quanti ne differenzia i Comune di Forino? Ecco i dati relativi all’anno 2015. 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[datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/columnchart-datalet/columnchart-datalet.html” v=”2″]JTNDY29sdW1uY2hhcnQtZGF0YWxldCUyMGRhdGFsZXQtaWQlM0QlMjIxNDI5JTIyJTIwZGlzYWJsZV9teV9zcGFjZSUzRCUyMiUyMiUyMGRhdGEtdXJsJTNEJTIyaHR0cCUzQSUyRiUyRmRkYWMtc3BvZC5yb3V0ZXRvcGEuZXUlMkZjb2NyZWF0aW9uJTJGYWpheCUyRmdldC1hcnJheS1vZi1vYmplY3Qtc2hlZXQtZGF0YSUyRiUzRnNoZWV0TmFtZSUzRGRhdGFzZXRfcm9vbV8xNTZfZmtBNFclMjIlMjBzZWxlY3RlZGZpZWxkcyUzRCUyMiU1QiU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCWEF4aXMlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JBbm5vJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JpbmRleCUyNnF1b3QlM0IlM0E0JTdEJTJDJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JOdW1lcmljWUF4aXMlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JRdWFudGl0JUMzJUEwJTIwcHJvZG90dGElMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTElN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQk51bWVyaWNZQXhpcyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQlF1YW50aXQlQzMlQTAlMjBEaWZmZXJlbnppYXRpJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JpbmRleCUyNnF1b3QlM0IlM0EyJTdEJTJDbnVsbCUyQ251bGwlNUQlMjIlMjBmaWx0ZXJzJTNEJTIyJTVCJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JDb211bmUlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQm9wZXJhdGlvbiUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCY29udGFpbnMlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JGb3Jpbm8lMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmxvZ2ljYWxPcGVyYXRvciUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JscCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JycCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI2cXVvdCUzQiU3RCUyQyU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCQW5ubyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCb3BlcmF0aW9uJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0Jjb250YWlucyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQjIwMTYlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmxvZ2ljYWxPcGVyYXRvciUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCQU5EJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JscCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JycCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI2cXVvdCUzQiU3RCU1RCUyMiUyMGFnZ3JlZ2F0b3JzJTNEJTIyJTVCJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JRdWFudGl0JUMzJUEwJTIwcHJvZG90dGElMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQm9wZXJhdGlvbiUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCR1JPVVAlMjBCWSUyNnF1b3QlM0IlN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQlF1YW50aXQlQzMlQTAlMjBEaWZmZXJlbnppYXRpJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JvcGVyYXRpb24lMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkdST1VQJTIwQlklMjZxdW90JTNCJTdEJTJDJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JDb211bmUlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQm9wZXJhdGlvbiUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCR1JPVVAlMjBCWSUyNnF1b3QlM0IlN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkFubm8lMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQm9wZXJhdGlvbiUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCR1JPVVAlMjBCWSUyNnF1b3QlM0IlN0QlNUQlMjIlMjBvcmRlcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjB4LWF4aXMtbGFiZWwlM0QlMjJBbm5vJTIyJTIweS1heGlzLWxhYmVsJTNEJTIyS2clMjIlMjBzdWZmaXglM0QlMjIlMjIlMjBsZWdlbmQlM0QlMjJ0b3BSaWdodCUyMiUyMGRhdGEtbGFiZWxzJTNEJTIydHJ1ZSUyMiUyMHN0YWNrJTNEJTIyZmFsc2UlMjIlMjB0aGVtZSUzRCUyMnRoZW1lQmFzZSUyMiUyMGRhdGFsZXR0aXRsZSUzRCUyMlF1YW50aXQlQzMlQTAlMjBkaWZmZXJlbnppYXRhJTJGaW5kaWZmZXJlbnppYXRhJTIwRm9yaW5vJTIwMjAxNiUyMiUyMGRlc2NyaXB0aW9uJTNEJTIyJTIyJTNFJTNDJTJGY29sdW1uY2hhcnQtZGF0YWxldCUzRQ==[/datalet] Dal confronto tra i grafici emerge come tra il 2015 e il 2016 ci sia poca differenza e che l’andamento resti piuttosto stabile. E’ opportuno considerare la quantità di rifiuti differenziati rispetto a quelli che invece non vengono differenziati, nonostante la raccolta differenziata sia ben svolta dai cittadini che hanno da sempre risposto attivamente e positivamente all’iniziativa del comune. Qual è la percentuale di raccolta differenziata? [datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/linechart-datalet/linechart-datalet.html” v=”2″]JTNDbGluZWNoYXJ0LWRhdGFsZXQlMjBkYXRhbGV0LWlkJTNEJTIyMTQyOCUyMiUyMGRpc2FibGVfbXlfc3BhY2UlM0QlMjIlMjIlMjBkYXRhLXVybCUzRCUyMmh0dHAlM0ElMkYlMkZkZGFjLXNwb2Qucm91dGV0b3BhLmV1JTJGY29jcmVhdGlvbiUyRmFqYXglMkZnZXQtYXJyYXktb2Ytb2JqZWN0LXNoZWV0LWRhdGElMkYlM0ZzaGVldE5hbWUlM0RkYXRhc2V0X3Jvb21fMTU3XzRTMFBIJTIyJTIwc2VsZWN0ZWRmaWVsZHMlM0QlMjIlNUIlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQlhBeGlzJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCQW5ubyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCaW5kZXglMjZxdW90JTNCJTNBMiU3RCUyQyU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCTnVtZXJpY1lBeGlzJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI1UkQlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTElN0QlMkNudWxsJTJDbnVsbCU1RCUyMiUyMGZpbHRlcnMlM0QlMjIlNUIlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkNvbXVuZSUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCb3BlcmF0aW9uJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0Jjb250YWlucyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkZvcmlubyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCbG9naWNhbE9wZXJhdG9yJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0IlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmxwJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0IlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnJwJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0IlMjZxdW90JTNCJTdEJTVEJTIyJTIwYWdncmVnYXRvcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjBvcmRlcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjB4LWF4aXMtbGFiZWwlM0QlMjJBbm5vJTIyJTIweS1heGlzLWxhYmVsJTNEJTIyJTI1JTIyJTIwc3VmZml4JTNEJTIyJTIyJTIwbGVnZW5kJTNEJTIydG9wUmlnaHQlMjIlMjBkYXRhLWxhYmVscyUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBzdGFjayUzRCUyMmZhbHNlJTIyJTIwdGhlbWUlM0QlMjJ0aGVtZUJhc2UlMjIlMjBkYXRhbGV0dGl0bGUlM0QlMjIlMjVSRCUyMEZvcmlubyUyMiUyMGRlc2NyaXB0aW9uJTNEJTIyJTIyJTNFJTNDJTJGbGluZWNoYXJ0LWRhdGFsZXQlM0U=[/datalet] La percentuale di raccolta resta stabile tra i due anni ma segna un decisivo aumento rispetto ai primi anni di attivazione del servizio. I dati confermano ancora una volta i cittadini attivi e coscienti dell’importanza della selezione dei rifiuti. Dove sono destinati per essere smaltiti i rifiuti di Forino? [datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/leafletjs-datalet/leafletjs-datalet.html” v=”2″]JTNDbGVhZmxldGpzLWRhdGFsZXQlMjBkYXRhbGV0LWlkJTNEJTIyMTM3MSUyMiUyMGRpc2FibGVfbXlfc3BhY2UlM0QlMjIlMjIlMjBkYXRhLXVybCUzRCUyMmh0dHAlM0ElMkYlMkZkZGFjLXNwb2Qucm91dGV0b3BhLmV1JTJGY29jcmVhdGlvbiUyRmFqYXglMkZnZXQtYXJyYXktb2Ytb2JqZWN0LXNoZWV0LWRhdGElMkYlM0ZzaGVldE5hbWUlM0RkYXRhc2V0X3Jvb21fMTU2X2ZrQTRXJTIyJTIwc2VsZWN0ZWRmaWVsZHMlM0QlMjIlNUIlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkxhdGl0dWRlJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCR2VvbG9jYWxpenphem9pbmUlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTElN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkxvbmdpdHVkZSUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkdlb2xvY2FsaXp6YXpvaW5lJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JpbmRleCUyNnF1b3QlM0IlM0ExJTdEJTJDJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JCYWxsb29uQ29udGVudCUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkRlc3RpbmF6aW9uZSUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCaW5kZXglMjZxdW90JTNCJTNBMiU3RCUyQyU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCQmFsbG9vbkNvbnRlbnQlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JEZXN0aW5hemlvbmUlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTIlN0QlMkMlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkNhdGVnb3JpZXMlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JEZXN0aW5hemlvbmUlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTIlN0QlNUQlMjIlMjBmaWx0ZXJzJTNEJTIyJTVCJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JDb211bmUlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQm9wZXJhdGlvbiUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCY29udGFpbnMlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JGb3Jpbm8lMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmxvZ2ljYWxPcGVyYXRvciUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JscCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JycCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCJTI2cXVvdCUzQiU3RCU1RCUyMiUyMGFnZ3JlZ2F0b3JzJTNEJTIyJTVCJTVEJTIyJTIwb3JkZXJzJTNEJTIyJTVCJTVEJTIyJTIwZGF0YWxldHRpdGxlJTNEJTIyTWFwcGElMjBkZXN0aW5hemlvbmklMjBDRVIlMjBGb3Jpbm8lMjIlMjBkZXNjcmlwdGlvbiUzRCUyMiUyMiUzRSUzQyUyRmxlYWZsZXRqcy1kYXRhbGV0JTNF[/datalet] I rifiuti raggiungono le più disparate destinazioni che si estendono dalla Campania al Lazio fino alla Basilicata. Le destinazioni restano identiche tra il 2015 e il 2016....
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Posted by Michele Ranieri on Gen 17, 2019 in Blog
Terzigno molte volte ha toccato il fondo, ma le stesse volte ha saputo reagire, rialzarsi e guardare avanti, al futuro. Senza dimenticare ciò che è accaduto in passati. Perché bisogna sempre ricordarsi da dove si viene, per capire dove si può arrivare. L’ANALISI SU TERZIGNO Tra l’apertura della discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio e una disastrosa gestione del servizio per lo smaltimento della raccolta differenziata, i cittadini di Terzigno hanno imparato dai propri errori e si sono attivati in massa affinché il proprio paese tornasse a brillare. Sì, perché nell’Aprile del 2008 ha avvio una lenta raccolta differenziata che a fine anno non raggiungerà nemmeno il 10% di rifiuti differenziati. Un dato disastroso che racconta quanto difettosa fosse la gestione da parte del Comune. Basti pensare che in piena emergenza rifiuti, le ditte predisposte allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani erano addirittura 4. Senza contare l’aiuto dell’Esercito Italiano: L’IGIENE URBANA SRL, M.I.T.A SPA, GE.IM.ECO AMBIENTE SRL, ADILETTA LOGISTICA SOCIETA’ COOPERATIVA. Un’inversione di rotta era doverosa: nel 2010 l’unica ditta predisposta allo smaltimento dei rifiuti era L’Igiene Urbana SRL. A fine anno, dopo la chiusura della discarica nel 2010, i dati sulla %RD sono incoraggianti: dall’8,7% di fine 2008 si arriva al 29,41%. Inoltre, con la modifica del D.Lgs. 152 del 2006, è stato previsto l’obbligo per tutti i Comuni di raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti (in origine tale percentuale era da raggiungere nel 2003). La nuova normativa ha previsto l’obbligo di raggiungere il 65% entro il 2012. Una percentuale che Terzigno supererà soltanto nel 2016. DA L’IGIENE URBANA ALLA AM TECNOLOGY. MA LA TARI? Ma procediamo con ordine (per visualizzare una time-line clicca qui). Nel 2014, a vincere l’appalto per la rimozione dei RSU è un’altra azienda. Si tratta della AM Tecnology SRL. Il comune inizia ad avviare un efficiente piano per la raccolta differenziata. Con la delibera della GC n. 22 del 30 marzo 2015, il Comune di Terzigno approva il progetto definitivo/esecutivo dell’isola ecologica in via Vicinale Piano del Principe. Soltanto nel 2017, però, con la delibera n. 26 del 12 maggio, il Comune di Terzigno ha approvato il Regolamento comunale per l’utilizzo e la gestione dell’isola ecologica per la raccolta differenziata. Più di due anni dopo! Il 2015 si chiude con un ulteriore passo avanti e la %RD sale al 53,22% (dati MySir). Tutto molto bello, saremmo portati a pensare. Ma in quanti sono a conoscenza di quanto spende il comune per la TARI? Pochi, forse. Chi non ha avuto il tempo di seguire il Consiglio Comunale del 30 Luglio 2015, (e ripeto il forse) non saprà che sono state determinate le tariffe preventive della IUC (Imposta Unica Comunale) – componente TARI (Tassa Rifiuti) per l’anno 2015. In totale, il Comune di Terzigno per la TARI ha previsto di spendere 4.597.565,80 di euro! Per una percentuale ancora troppo bassa, considerati i soldi...
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Posted by Daniele Ciniglio on Gen 17, 2019 in Blog
DIFFERENZIARE PER RICICLARE La raccolta differenziata è alle basi del riciclo che è un processo di conversione che trasforma i rifiuti in nuovi materiali, oggetti o sostanze completamente diversi dai rifiuti originari. La raccolta differenziata è una valida alternativa al classico smaltimento dei rifiuti eseguito in discarica. Anzi, grazie al riciclo dei materiali, è possibile ridurre le emissioni di gas a effetto serra ed effettuare un impiego più efficiente delle materie prime ricavandone, inoltre, vantaggi economici, socio-economici e socio-ambientali. EDUCARE PER RICILARE Per contrastare l’emergenza rifiuti campana il Comune di Ottaviano, nell’anno 2009, da avvio ad una campagna di sensibilizzazione porta a porta allo scopo di educare il cittadino al riciclo. Sotto l’amministrazione del sindaco dell’epoca, il Dott. Mario Iervolino, si dava il via al primo test di raccolta differenziata. In questa fase embrionale il ruolo del cittadino era già centrale e predominante. La ditta appaltante SA.BA. SRL aveva infatti il solo compito di ritirare, in giorni prestabiliti, le singole categorie di rifiuti mentre alle famiglie veniva dato già il compito di dividere e selezionare i rifiuti e deporli in appositi contenitori di differente colore. Per favorire l’apprendimento da parte della cittadinanza, il Comune distribuiva alle singole famiglie gli appositi contenitori. L’esperimento fu un successo. DAI PRIMI RISULTATI AL SUCCESSO La vera RD inizia nel 2014 con l’attribuzione della gestione dei rifiuti alla ditta GPN. Da quel momento, il Comune decide di condividere con i cittadini tutte le specifiche sulla raccolta attraverso il portale MySir aumentando notevolmente il grado di trasparenza dell’amministrazione. I primi risultati vedono una percentuale di RD pari al 45,30%. L’obbiettivo dell’amministrazione del sindaco Luca Capasso annunciato è quello di portare Ottaviano ad un livello di raccolta differenziata da record. A tal fine, vengono organizzate ulteriori campagne di sensibilizzazione per istruire la cittadinanza. Anche la calendarizzazione subisce delle modifiche per permettere una raccolta più efficiente. Dopo soli 3 anni dall’inizio del programma di RD il Comune di Ottaviano raggiunge il primato nell’area vesuviana raggiungendo il 77,5% di RD nell’anno 2017. È il secondo comune della Città Metropolitana di Napoli. 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OTTAVIANO SI SIEDE AL TAVOLO DEI CAMPIONI Il 21 Ottobre 2016 il Comune di Ottaviano ha ottenuto un riconoscimento speciale per la migliore raccolta carta e cartone da parte di COMIECO. TIKITOKI e TRASPARENZA Grazie allo strumento TikiToki è possibile raccontare nel dettaglio tutta la storia della raccolta differenziata, passando per articoli di giornale e documenti ufficiali del Comune e della Regione Campania. Grande attenzione viene posta sulla tassa dei rifiuti: la TARI. L’abbattimento dei costi dell’imposta è da annoverarsi tra i vari successi di cui abbiamo ampiamente parlato. [datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/linechart-datalet/linechart-datalet.html” v=”2″]JTNDbGluZWNoYXJ0LWRhdGFsZXQlMjBkYXRhbGV0LWlkJTNEJTIyMTQwOCUyMiUyMGZpZWxkcyUzRCUyMiU1QiU1RCUyMiUyMGRhdGEtdXJsJTNEJTIyaHR0cCUzQSUyRiUyRmRkYWMtc3BvZC5yb3V0ZXRvcGEuZXUlMkZjb2NyZWF0aW9uJTJGYWpheCUyRmdldC1hcnJheS1vZi1vYmplY3Qtc2hlZXQtZGF0YSUyRiUzRnNoZWV0TmFtZSUzRGRhdGFzZXRfcm9vbV8xNTNfV1YxOU4lMjIlMjBzZWxlY3RlZGZpZWxkcyUzRCUyMiU1QiU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCWEF4aXMlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JBbm5vJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JpbmRleCUyNnF1b3QlM0IlM0EzJTdEJTJDJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JOdW1lcmljWUF4aXMlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JQcm9jYXBpdGUlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmluZGV4JTI2cXVvdCUzQiUzQTElN0QlMkNudWxsJTJDbnVsbCU1RCUyMiUyMGZpbHRlcnMlM0QlMjIlNUIlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQkNvbXVuZSUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCb3BlcmF0aW9uJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0Jjb250YWlucyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCdmFsdWUlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQk90dGF2aWFubyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCbG9naWNhbE9wZXJhdG9yJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0IlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQmxwJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0IlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnJwJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0IlMjZxdW90JTNCJTdEJTVEJTIyJTIwYWdncmVnYXRvcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjBvcmRlcnMlM0QlMjIlNUIlNUQlMjIlMjB4LWF4aXMtbGFiZWwlM0QlMjIlMjIlMjB5LWF4aXMtbGFiZWwlM0QlMjIlMjIlMjBzdWZmaXglM0QlMjIlMjIlMjBsZWdlbmQlM0QlMjJ0b3BSaWdodCUyMiUyMGRhdGEtbGFiZWxzJTNEJTIydHJ1ZSUyMiUyMHN0YWNrJTNEJTIyZmFsc2UlMjIlMjB0aGVtZSUzRCUyMnRoZW1lQmFzZSUyMiUyMGRhdGFsZXR0aXRsZSUzRCUyMkNPU1RPJTIwVEFSSSUyMFBST0NBUElURSUyMiUyMGRlc2NyaXB0aW9uJTNEJTIyJTIyJTNFJTNDJTJGbGluZWNoYXJ0LWRhdGFsZXQlM0U=[/datalet] Per tutte le altre informazioni, è possibile consultare sul sito del Comune di Ottaviano alla sezione trasparenza. I dati pubblici, le informazioni e i documenti istituzionali sono stati richiesti al Comune di Ottaviano presentando una richiesta di accesso civico generalizzato ai sensi dell’Art....
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Posted by Valentina Zampelli on Gen 17, 2019 in Blog
Il comune di San Giorgio del Sannio attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti L’amministrazione comunale di San Giorgio del Sannio, con delibera di G.C. n.166 del 17.10.2016, approva il progetto per la raccolta differenziata completa del tipo “porta a porta”. L’affidatario del servizio di gestione della raccolta differenziata è Igiene Urbana S.r.l. con un contratto confermato negli anni fino al 2017 e con un costo di gestione pari a €1.367.402,29. lI modello gestionale prevede l’affidamento in concessione delle seguenti attività: spazzamento e lavaggio; raccolta dei rifiuti solidi indifferenziati; raccolta differenziata Le modalità di raccolta in uso sono: raccolta porta a porta per la frazione umida e il secco indifferenziato, in base a specifico calendario, raccolta domiciliare su richiesta dell’utente per i rifiuti ingombranti, raccolta mediante contenitore per rifiuti pericolosi Il Comune di San Giorgio del Sannio, secondo i dati ISPRA, ha raggiunto le seguenti percentuali di raccolta differenziata: anno % raggiunta % stabilita per legge 2010 51,29%. 60% 2011 54,00%. 65% 2012 52,06% 65% 2013 49,87%. 65% Appare evidente che il mancato rispetto delle percentuali fissate per legge ha comportato il pagamento di oneri aggiuntivi per il conferimento in discarica. Iniziative e bilanci Nel 2014 vengono presentate le novità del servizio di raccolta differenziata che entrano in vigore a partire dal 2 febbraio e che riguardano i cittadini dell’intero territorio comunale. Nel corso della conferenza sono stati illustrati i dettagli della nuova organizzazione con l’obiettivo, tra gli altri, di avviare un servizio capace di far crescere nel medio periodo la percentuale di raccolta differenziata al 65%, così come previsto dalla legge. Oltre a cambiare i giorni della raccolta differenziata, il servizio di raccolta subisce alcune modifiche, tra le quali un solo giorno a settimana dedicato al conferimento dell’indifferenziato rispetto ai due del precedente servizio; un solo giorno a settimana dedicato al conferimento del multimateriale – plastica e metalli rispetto ai due giorni del precedente servizio; infine il rafforzamento sostanziale del servizio di raccolta nelle zone rurali. Dopo la conferenza stampa segue l’ordinanza sindacale n°03/2014 in merito alla nuova organizzazione dei rifiuti. La raccolta differenziata raggiunge il 68%, secondo i dati ISPRA, il comune viene premiato con attestato di merito come riportato dal sito internet my sir. 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Nel 2015 vengono approvate le tariffe TARI e il piano finanziario I.U.C. -TARI. L’incasso della tari è pari al € 893853,55 con percentuale del 75% secondo quanto riportato dalla delibera n°5 del 30/7/2015. [datalet import=”http://deep.routetopa.eu/deep/COMPONENTS/datalets/linechart-datalet/linechart-datalet.html” v=”2″]JTNDbGluZWNoYXJ0LWRhdGFsZXQlMjBkYXRhbGV0LWlkJTNEJTIyMTQ0MiUyMiUyMGRpc2FibGVfbXlfc3BhY2UlM0QlMjIlMjIlMjBkYXRhLXVybCUzRCUyMmh0dHAlM0ElMkYlMkZkZGFjLXNwb2Qucm91dGV0b3BhLmV1JTJGY29jcmVhdGlvbiUyRmFqYXglMkZnZXQtYXJyYXktb2Ytb2JqZWN0LXNoZWV0LWRhdGElMkYlM0ZzaGVldE5hbWUlM0RkYXRhc2V0X3Jvb21fMTc2X3FHblVTJTIyJTIwc2VsZWN0ZWRmaWVsZHMlM0QlMjIlNUIlN0IlMjZxdW90JTNCZmllbGQlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQlhBeGlzJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCQW5ubyUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCaW5kZXglMjZxdW90JTNCJTNBMyU3RCUyQyU3QiUyNnF1b3QlM0JmaWVsZCUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCTnVtZXJpY1lBeGlzJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0J2YWx1ZSUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCQ29zdGklMjB0YXJpJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0JpbmRleCUyNnF1b3QlM0IlM0ExJTdEJTJDbnVsbCUyQ251bGwlNUQlMjIlMjBmaWx0ZXJzJTNEJTIyJTVCJTdCJTI2cXVvdCUzQmZpZWxkJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JDb211bmUlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQm9wZXJhdGlvbiUyNnF1b3QlM0IlM0ElMjZxdW90JTNCY29udGFpbnMlMjZxdW90JTNCJTJDJTI2cXVvdCUzQnZhbHVlJTI2cXVvdCUzQiUzQSUyNnF1b3QlM0JzYW4lMjBnaW9yZ2lvJTIwZGVsJTIwc2FubmlvJTI2cXVvdCUzQiUyQyUyNnF1b3QlM0Jsb2dpY2FsT3BlcmF0b3IlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQiUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCbHAlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQiUyNnF1b3QlM0IlMkMlMjZxdW90JTNCcnAlMjZxdW90JTNCJTNBJTI2cXVvdCUzQiUyNnF1b3QlM0IlN0QlNUQlMjIlMjBhZ2dyZWdhdG9ycyUzRCUyMiU1QiU1RCUyMiUyMG9yZGVycyUzRCUyMiU1QiU1RCUyMiUyMHgtYXhpcy1sYWJlbCUzRCUyMiUyMiUyMHktYXhpcy1sYWJlbCUzRCUyMiUyMiUyMHN1ZmZpeCUzRCUyMiUyMiUyMGxlZ2VuZCUzRCUyMnRvcFJpZ2h0JTIyJTIwZGF0YS1sYWJlbHMlM0QlMjJ0cnVlJTIyJTIwc3RhY2slM0QlMjJmYWxzZSUyMiUyMHRoZW1lJTNEJTIydGhlbWVCYXNlJTIyJTIwZGF0YWxldHRpdGxlJTNEJTIyY29zdG8lMjB0YXJpJTIwJTIyJTIwZGVzY3JpcHRpb24lM0QlMjIlMjIlM0UlM0MlMkZsaW5lY2hhcnQtZGF0YWxldCUzRQ==[/datalet] Dal grafico, risulta evidente, un aumento crescente delle tariffe TARI. Le migliorie alla raccolta differenziata continuano nel 2017 con importanti modifiche. Dal...
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Posted by Flavio Ammendola on Dic 20, 2018 in Blog
L’infelice parabola della gestione dei rifiuti nel territorio di Castellammare di Stabia. Il presente lavoro di raccolta e analisi dei dati, riferiti al tema della gestione dei rifiuti nel comune di Castellammare di Stabia, sembra aver corroborato il motto latino inciso sul gonfalone comunale, che recita “Post fata resurgo”. Dopo aver attraversato un’ordalia di gestioni fallimentari e capestre, durata circa un decennio, Castellammare sembra essere riemersa dai costosissimi cumoli d’immondizia che l’avevano sommersa. Potremmo mai dire: “Post fata rifiuto?” L’era Multiservizi. Alle soglie dell’anno 2006 Castellammare di Stabia era pronta ad affidare la gestione dei rifiuti urbani prodotti dai suoi maldestri cittadini, alla ditta in house Multiservizi s.p.a. Con la delibera n°139 si rinnovò il contratto alla società, per oltre una decade, fino al 2015. Attraverso il sostegno dell’amministrazione comunale, la società avrebbe dovuto gestire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti senza alcuna apparente difficoltà. Ma la strategica scelleratezza della ditta, associata alla comoda insipienza amministrativa, avevano tratteggiato all’insaputa dei più o meno disinteressati cittadini, un percorso estremamente tortuoso e ricco di asperità che avrebbe trascinato Castellammare e i suoi rifiuti, in una corsa a ostacoli durata più di un decennio. Il primo di questi ostacoli in cui incappò la società, non tardò ad arrivare. Con la delibera n°210, e sulla scorta del parere espresso precedentemente nell’atto deliberativo n° 79 dell’8/10/2007, il Comune rimpolpò le perdite della società Multiservizi per la ragguardevole somma di €750.000,00. La ricapitalizzazione assestò un duro colpo alle già rachitiche casse comunali, le quali dovettero far fronte ad un ulteriore onere nell’anno 2008. Il 21 aprile, con la delibera n°52, quasi un milione di euro, per l’esattezza €995.412, vennero stanziati a causa delle pessime condizioni finanziarie della società. A seguito della spinta governativa avutasi con l’O.P.C.M 3639 dell’11/01/2008, e a seguito dell’Ordinanza Sindacale n°2 del 10/03/2008, il Comune di Castellammare si dotò per la prima volta di un Piano per la gestione della Raccolta Differenziata. L’adozione del sopracitato piano consentì al comune di ottenere una percentuale di raccolta differenziata del 23,80%. Essendo state richieste, e ottenute, due ricapitalizzazioni in circa tre anni di gestione, la terza ricapitalizzazione non tardò ad arrivare. Questa volta le perdite di bilancio riferite al 31/12/2008, e al 31/07/2009, subissarono ipochi spiccioli raccattati negli anni precedenti. Con la delibera n°147 del 29/10/2009, l’amministrazione erogò senza batter ciglio l’importo di€1.967.876,00. I debiti contributivi a carico della Multiservizi impedirono ,tra l’altro, alla stessa di ottenere il DURC. Ma nonostante tre ricapitalizzazioni in meno di un quinquennio, e l’assenza del DURC, la percentuale di raccolta differenziata crebbe e raggiunseil 29,90%. Neanche la terza ricapitalizzazione fu in grado di risollevare le sorti della società Multiservizi. Con la delibera n°71 del 5/08/2010, l’azienda dei trasporti locali A.S.M s.p.a. venne fusa, a suo discapito, con la Multiservizi. La gola profonda dei rifiuti urbani questa volta venne saziata attraverso la cannibalizzazione di €3.817.852,00, derivanti dal patrimonio...
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